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Formula 1

F1, Ferrari studia il cambio di rotta: a Maranello si lavora per il muso stretto? Corsa contro il tempo

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Le Ferrari hanno subito l’onta del doppiaggio nel GP d’Ungheria 2020, terza tappa del Mondiale F1 andata in scena oggi pomeriggio all’Hungaroring. Lewis Hamilton ha dominato in terra magiara e ha rifilato oltre un giro di distacco a Sebastian Vettel (sesto) e Charles Leclerc (undicesimo, fuori dalla zona punti). Una debacle totale delle Rosse, lontanissime dalle posizioni di vertice e incapaci di lottare per qualcosa di importante come invece si sperava dopo le qualifiche. Il podio era lontanissimo, la SF1000 si conferma lacunosa nonostante il pacchetto di aggiornamenti e ha confermato di non poter essere protagonista in questo campionato. Dopo l’incidente nel primo giro del GP di Stiria, oggi è arrivata una nuova batosta che fa malissimo a tutta la squadra.

Si esce dal micidiale trittico di tre gare in quattordici giorni, ora ci sarà una settimana di riposo prima di tuffarsi nella doppietta di Silverstone (2 e 9 agosto, GP di Gran Bretagna e GP del 70° Anniversario). Il team principal Mattia Binotto ha invocato un cambio di rotta e una profonda riflessione a Maranello, la speranza è che la vettura sia minimamente competitiva nei prossimi due appuntamenti, anche se il tracciato inglese non è mai stato particolarmente congeniale al Cavallino Rampante. Oltre agli aggiornamenti del pacchetto aerodinamico, si parla anche dello studio di un muso più stretto (simile a quello adottato da Mercedes) ma non si sa ancora se si riuscirà ad averlo già tra due settimane. Una novità che non risolverà tutte le criticità di questa Ferrari ma che potrebbe almeno limitare i danni.

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Foto: Lapresse

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