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F1, Antonio Giovinazzi lontano dalla zona punti. L’italiano è pronto a riscattarsi a Budapest

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Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) non brilla nel secondo atto del Mondiale di F1 2020. Sul tracciato di Spielberg, sede del il Gp di Stiria, il nostro connazionale non è mai stato in lotta per la Top10 in una competizione che ha visto soffrire tutti i motorizzati Ferrari.

Dopo il nono posto raccolto nel GP d’Austria, svoltosi 8 giorni fa, per Giovinazzi era attesa una conferma nella gara di ieri in un tracciato che anche nel 2019 lo vide entrare tra i primi dieci. I pochi ritiri e la difficoltà della monoposto, molto lenta sui rettifili del tracciato austriaco, hanno complicato il secondo evento dell’anno per l’ex Sauber.

Giovinazzi ha completato una gara regolare, senza rischi o incidenti. Il pugliese ha seguito sotto la bandiera a scacchi il compagno di box Kimi Raikkonen che, nelle ultime fasi, lo ha sorpassato. Anche l’esperto finlandese non è mai stato della partita per entrare tra i migliori dieci. Il risultato  di  conferma le difficoltà di una vettura che sembra meno competitiva rispetto alla monoposto dello scorso anno.

Le potenzialità di Giovinazzi non sono dunque da mettere in discussione anche alla luce della splendida prestazione che lo ha visto protagonista nel GP d’Austria 2020. Settimana prossima si tornerà a gareggiare a Budapest (Ungheria), circuito molto differente rispetto al Red Bull Ring. La pista magiara presenta infatti molte curve tecniche e pochi rettilinei. Un ipotetico vantaggio per i motorizzati Ferrari che, in queste due corse di inizio anno, hanno sofferto la potenza sul dritto. Non è da escludere l’arrivo di alcuni aggiornamenti in Ungheria da parte dell’Alfa Romeo.

In ogni caso l’unico italiano del Circus ha svolto una prova pulita in un fine settimana che lo ha visto protagonista di un solo errore. Ricordiamo infatti che, durante le qualifiche del sabato, l’alfiere di Alfa Romeo ha perso il controllo dell’auto ed è finito contro le barriere. Una sbavatura che non ha cambiato le sorti della sessione vista la penalità che Antonio avrebbe dovuto scontare per la sostituzione del cambio.

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Foto: LaPresse

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