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Ciclismo

Vuelta a España 2020: il percorso, le 18 tappe e le stellette di difficoltà

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La Vuelta a España 2020 andrà in scena da martedì 20 ottobre a domenica 8 novembre, e chiuderà così l’annata World Tour in corso. Anzi, altro che in corso, da riprendere quasi da zero, visto che il lockdown non ha permesso neanche di disputare una Classica o una grande corsa a tappe. La Vuelta ha dovuto rinunciare anche alle prime tre frazioni. Saranno diciotto, non ventuno le tappe, dopo l’addio forzato, per via dell’emergenza sanitaria in atto, alla grande partenza dai Paesi Bassi.

Attenzione alle altre variazioni di percorso perchè, oltre all’impossibilità di partire da Utrecht, le autorità portoghesi delle città di Porto, Matosinhos, e Viseu, viste le difficoltà nel garantire sicurezza per il passaggio della corsa, hanno deciso di rinunciare all’approdo della Vuelta. Cambierà dunque il percorso della quindicesima e della sedicesima tappa. Vige incertezza su tanti fronti. Ci si soffermerà sull’aspetto organizzativo, sanitario, economico, sulla disponibilità dei partner e dei sponsor. Non va neanche esclusa la possibilità di correre a porte chiuse, mentre è certa la volontà di eseguire tamponi su tutti per scongiurare la positività al Covid-19.

Parlando del percorso, si partirà precisamente dai Paesi Baschi con la prima grande ascesa di questa Vuelta, l’Alto de Arrate. Insomma, si prevede un avvio veramente col botto e carico di colpi di scena. Si proseguirà poi con alcune tappe mosse ma comunque imprevedibili, come del resto le frazioni dedicate ai velocisti, che dovranno battagliare per colpa del vento e dei possibili ventagli. Già dalla nona tappa ci sarà un’importante sentenza. Transitati in Francia, i corridori affronteranno tre passi di montagna transalpini che hanno segnato la storia di questo sport, ossia il Col du Portalet, il Col de l’Aubisque, e il Col du Tourmalet, dove si capirà chi potrà vincere questa Vuelta e chi no.

Un’altra giornata decisiva sarà quella della dodicesima frazione con l’Alto de La Mozqueta, Alto del Cordal e soprattutto il mitico Angliru. La cima pù popolare delle Asturie sarà il giudice della classifica generale. Passato il giorno di riposo ci sarà la cronometro individuale da Muros a Mirador de Ézaro. Dumbrià, che tra il vento e un finale in ascesa, potrebbe regalare diverse sorprese. Per la quindicesima e la sedicesima tappa bisognerà attendere nuove indicazioni nelle prossime settimane.

L’ultimo giorno di grande battaglia sarà sabato 7 novembre, durante la ventesima frazione con il finale a La Covatilla, un GPM d’hors catégorie dove i leader sfrutteranno ogni centimetro per dare la zampata conclusiva vincere la Vuelta. Come consuetudine la corsa a tappe spagnola si concluderà con una volata in Plaza de Cibeles a Madrid. La capitale spagnola incoronerà il vincitore della settantacinquesima edizione della Vuelta a España.

VUELTA A ESPAÑA 2020: LE DATE DELLE TAPPE E LE STELLETTE DI DIFFICOLTÀ 

1^ tappa – martedì 20 ottobre: Irún / Arrate. Eibar (169,5 km) ***

Gli ultimi 25 km presentano in sequenza il gran premio della montagna di Karabieta (un’ascesa di seconda categoria), e poi l’Alto de Arrate, anche questo di seconda categoria. Due salite che, sebbene non eccessivamente difficili, potrebbero iniziare ad evidenziare le prime differenze nella classifica generale.

2^ tappa – mercoledì 21 ottobre: Pamplona / Lekunberri (151 km) ***

Tappa mossa. La prima parte è piatta, e viaggerà lungo la Ribera del Ebro. Nel finale si affronterà il San Miguel de Aralar (GPM di prima categoria), che farà una bella selezione. La salita presenta numerosi tratti in cemento che complicheranno la corsa a causa della presa ridotta. Una volta superato il passo, la discesa verso Lekunberri sarà veloce, il che significa che tutte le differenze si saranno stabilite in cima.

3^ tappa – giovedì 22 ottobre: Lodosa / Laguna Negra de Vinuesa (163,8 km) ****

Le differenze nella classifica generale inizieranno a dare le prime grandi sentenze per la lotta tra i big deputati a sfidarsi nella classifica generale. Il finale, senza precedenti, sarà perfetto per gli scalatori puri, e i leader delle squadre dovranno essere capaci di gestire bene la corsa per non farsi cogliere impreparati. Il traguardo si trova sulla cima di una salita di prima categoria come Laguna Negra, dove però le differenze dovrebbero essere minime.

4^ tappa – venerdì 23 ottobre: Garray. Numancia / Ejea de Los Caballeros (190 km) *

Attimo di tregua per i big della generale ed ennesima chance per i velocisti, visto che la frazione dovrebbe terminare con un grosso sprint verso il traguardo. Un occhio di riguardo al vento, perché potrebbe causare problemi nell’area di Cinco Villas.

5^ tappa – sabato 24 ottobre: Huesca / Sabiñanigo (185,5 km) **

Frazione mossa. 185,5 km con due salite, una di seconda categoria e una di terza categoria negli ultimi 60 km della tappa. Questa dura successione di salite ridurrà il numero dei contendenti per la vittoria di tappa e permetterà ad un piccolo gruppo di giocarsi il successo.

6^ tappa – domenica 25 ottobre: Biescas / Col du Tourmalet (135,6 km) *****

Eccolo qua il re, il Tourmalet, una salita che ha segnato la storia dello sport mondiale e che regalerà l’ennesimo spettacolo. Sarà un continuo sali e scendi con pochissimo tempo per riposare. I leader inizieranno a studiarsi e ci saranno i primi veri distacchi nella contesa alla maglia roja. In questa tappa reciteranno il ruolo più importante i tre passi di montagna francesi: il Col du Portalet (prima categoria), il Col de l’Aubisque (hors catégorie) e il Col du Tourmalet, dove i corridori si batteranno per una vittoria prestigiosa nei suoi 30 km di ascesa.

Riposo – lunedì 26 ottobre: Vitoria

7^ tappa – martedì 27 ottobre: Victoria-Gasteiz / Villanueva de Valdegobia (160,4 km) **

Questa giornata comprende due ascese al GPM di prima categoria dell’Alto de Orduña, che presenta pendenze fino al 14%. La salita finale avrà luogo a 18 km dal traguardo, quindi le differenze ottenute in cima saranno fondamentali. Ogni corridore che perderà tempo sarà influenzato negativamente, poiché il tratto rimanente verso il traguardo consentirà ai battistrada di fare una grande differenza nella classifica generale visto il tratto pressoché pianeggiante.

8^ tappa – mercoledì 28 ottobre: Logroño / Alto de Moncalvillo (164,5 km) ****

La prima parte, prevalentemente pianeggiante, attraverserà i vigneti di Logroño. La salita del passo di montagna de La Rasa, di seconda categoria, logorerà i corridori, ma il finale si deciderà sull’Alto de Moncalvillo, un GPM impressionante e impegnativo che è molto più difficile di quanto sembri: con pendenze medie tra 8-9% e tre chilometri finali tra il 13-14%. A questo punto della Vuelta qualsiasi momento perso potrebbe essere cruciale nella classifica generale.

9^ tappa – giovedì 29 ottobre: B.M. Cid Campeador. Castrillo del Val / Aguilar de Campoo (163,6 km) *

Frazione completamente piatta con un circuito finale attorno ad Aguilar de Campoo. Tutti i segnali indicano una volata verso il traguardo che quindi porterà le squadre degli sprinter a controllare il ritmo per tutta la giornata. Ghiotta occasione per tutti i velocisti del gruppo.

10^ tappa – venerdì 30 ottobre: Castro Urdiales / Suances (187,4 km) *

Un’altra giornata dedicata agli sprinter con una salita di terza categoria che aggiungerà un po’ di entusiasmo alla giornata. Il gruppo attraverserà un’area spettacolare, al confine con la costa della Cantabria. Per questo motivo le squadre dei velocisti dovranno stare attente ai possibili ventagli. Il traguardo ha una pendenza finale del 5% che regalerà più spettacolo alla tappa.

11^ tappa – sabato 31 ottobre: Villaviciosa / Alto de La Farrapona. Lagos de Somiedo (170,2 km) ****

La tappa prevede quattro salite di prima categoria e una di terza categoria. I grandi protagonisti del giorno saranno i GPM de La Colladona, La Cobertoria e San Lorenzo, prima dell’ultima salita dell’Alto de La Farrapona che farà una grande differenza. I leader della corsa faranno del loro meglio per difendere le loro posizioni in preparazione del decisivo giorno successivo all’Alto de L’Angliru.

12^ tappa – domenica 1 novembre: La Pola Llaviana/Pola de Laviana / Alto de l’Angliru (109,2 km) *****

Ed eccoci qui, nella frazione decisiva di questa Vuelta. Breve e intesa con tre salite di prima categoria e due di terza categoria. La parte finale presenta l’Alto de La Mozqueta, Alto del Cordal e l’Angliru. Fino ad allora, i leader cercheranno di controllare il loro ritmo e la loro forza. Il colosso delle Asturie sarà di nuovo il giudice de La Vuelta, condannando coloro che avranno una brutta giornata e incoronando coloro che continueranno così a lottare per la vittoria finale. Ma questi ultimi saranno davvero in pochi.

Riposo – lunedì 2 novembre: A Coruña

13^ tappa – martedì 3 novembre: Muros / Mirador de Ézaro. Dumbrià [cronometro individuale] (33,5 km) **

Una cronometro piena di incertezze. Si svolgerà sulla costa galiziana, con un possibile vento frontale. Gli specialisti delle prove contro il tempo avranno un enorme vantaggio rispetto agli scalatori. L’ultima salita al Mirador de Ézaro (1,5 km) può favorire un cambio di bici: dalla cronometro alla bici da strada.

14^ tappa – mercoledì 4 novembre: Lugo / Ourense (205,8 km) **

Frazione mossa ancora nella regione della Galizia. La tappa prevede una salita di terza categoria nella sua parte finale che non dovrebbe rappresentare un problema per i candidati alla classifica generale. Le squadre dei velocisti saranno un po’ svantaggiate dalle piccole pendenze che potrebbero favorire gli attaccanti, i fuggitivi.

15^ tappa – giovedì 5 novembre: DA DECIDERE 

16^ tappa – venerdì 6 novembre: DA DECIDERE 

17^ tappa – sabato 7 novembre: Sequeros / Alto de La Covatilla (175,8 km) *****

La battaglia finale. Il gruppo attraverserà un percorso tortuoso. La prima parte della frazione comprende il Portillo de las Batuecas (GPM di prima categoria) che consentirà una fuga, e in cui i contendenti per la generale avranno un’ultima possibilità di allungare e intimorire degli avversari nelle successive tre salite tutte di terza categoria. La scalata a La Garganta (di seconda categoria), precederà il finale di La Covatilla, un GPM d’hors catégorie dove i leader sfrutteranno ogni centimetro  per vincere la Vuelta.

18^ tappa – domenica 8 novembre: Hipodromo de la Zarzuela / Madrid (125,4 km) *

Tipica passerella finale, soprattutto per il vincitore della maglia roja. Una tappa corta, di assoluto relax, ma non per i velocisti. Ci sarà anche uno sprint intermedio, oltre ad un arrivo per velocisti esplosivi in Plaza de Cibeles di Madrid, che potrà decidere il vincitore della maglia verde a punti.

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Lapresse

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