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Tennis, Novak Djokovic risponde alle critiche: “Non permettere all’ambiente circostante di trascinarti sul fondo”

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Un Novak Djokovic in versione filosofica? Forse un po’ sì. Il serbo, n.1 del circuito ATP, è finito nell’occhio del ciclone per i casi positivi dell’Adria Tour, mini-circuito di esibizione ideato e organizzato da lui stesso. Le mancate prevenzioni nei confronti del Covid-19, avallate dagli asset governativi in Serbia e in Croazia, hanno portato a contagi eccellenti, tra i quali quelli dello stesso Nole, del croato Borna Coric, del bulgaro Grigor Dimitrov e dell’altro serbo Viktor Troicki.

Djokovic, da questo punto di vista, è stato accusato da appassionati e colleghi di aver avuto un comportamento irresponsabile, anche per il ruolo politico che ha nel tennis. Non sono mancate le parole al veleno soprattutto dell’australiano Nick Kyrgios, fortemente contrario all’organizzazione di un torneo con queste caratteristiche. Ebbene, dopo giorni di silenzio, il campione nativo di Belgrado ha voluto rispondere alle tante critiche con una storia su Instagram, citando una frase dell’ex patriarca serbo Pavle: “Le barche non affondano a causa dell’acqua che le circonda, ma a causa dell’acqua che entra in loro. Non permettere all’ambiente circostante di entrare dentro di te e di trascinarti sul fondo“.

Una risposta a effetto quella del balcanico, un po’ come quelle che spesso riesce ad attuare contro servizi di rara potenza. Indubbiamente, l’essere stato coinvolto in feste e nella famosa serata in discoteca, ignorando qualunque precauzione, rientra nelle responsabilità di Nole, ma probabilmente si sta esagerando anche con la “crocifissione”.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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