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Rugby, Coppa del Mondo 2019: un successo economico e non solo

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La scommessa giapponese è stata vinta. Nonostante i problemi dovuti al tifone che ha sconvolto le ultime partite della fase a gironi del torneo, infatti, l’edizione 2019 della Rugby World Cup è stata la più ricca di sempre. E questo nonostante per la prima volta non si giocasse in una delle Patrie tradizionali della palla ovale.

World Rugby, infatti, ha annunciato i numeri dell’edizione dello scorso autunno della Coppa del Mondo di rugby. Partendo subito con i 4,3 miliardi di sterline (pari a 4,75 miliardi di euro) di indotto generato dal torneo, per un valore di 2,3 miliardi per il PIL giapponese. Il tutto grazie ai 242.000 turisti che hanno invaso il Giappone, con una permanenza media di 17 giorni. Un evento che ha portato a 46.000 nuovi posti di lavoro, un fattore che, ovviamente, farà da volano all’economia anche nel prossimo futuro.

I tifosi sono arrivati da ben 178 Paesi, visitando in media cinque città del Giappone. Per il 60% dei turisti era il primo viaggio in Giappone e i rugbisti si sono dimostrati di manica larga, visto che hanno speso 4,6 volte di più a testa rispetto a quello che ha speso un turista medio in Giappone nel 2018. Un successo di turismo, ma anche di sport, visto che il 99% degli stadi è stato riempito con 1.830.000 biglietti venduti.

“La Rugby World Cup – afferma il capo del Comitato Organizzatore giapponese, Akira Shimazu – è stato un evento indimenticabile, che sarà ricordato con affetto negli anni a venire. L’entusiasmo intorno agli stadi e nelle fan zone è stato incredibile, anche grazie ai Governi locali delle 12 città coinvolte. Estendo il mio grazie a tutti quelli che hanno lavorato al progetto, compresi i 13.000 volontari, i cui sforzi non saranno mai dimenticati. Spero che l’aver ospitato questo evento porti cultura sportiva in Giappone ed uno sviluppo ovale all’interno della nostra comunità”.

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duccio.fumero@oasport.it

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Foto: Shutterstock

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