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Nuoto, Manuel Bortuzzo e il sogno chiamato Paralimpiadi di Tokyo 2020

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Solo 17 mesi fa una giovane promessa del nuoto azzurro, con un sogno ben chiaro in testa fin da bambino, partecipare alle Olimpiadi, veniva colpito alla schiena da un proiettile, rimanendo paralizzato per una lesione midollare completa. Da quel momento iniziava una nuova vita, ma la corsa verso gli stessi obiettivi non si è mai interrotta. È la storia di Manuel Bortuzzo, che dallo scorso novembre ha ripreso gli allenamenti in acqua guardando alle Paralimpiadi di Tokyo 2020.

ll giovane atleta, ferito da un colpo di pistola lo scorso 2 febbraio a Roma, prosegue il suo percorso di neuroriabilitazione. Il sogno che aveva da bambino non si è spezzato, è rimasto. E si chiama Paralimpiadi. Prossimo obiettivo, Tokyo 2020 (nel 2021): «Tra Olimpiadi e Paralimpiadi non c’è differenza», ha dichiarato a Sky Sport 24, il 19enne che da poco ha lasciato la clinica Santa Lucia di Roma per tornare nella sua casa in Veneto.

Manuel sta lavorando duramente: “Alle Paralimpiadi il livello è veramente alto e non me lo aspettavo, però so che con gli allenamenti che sto facendo e con lo stesso impegno e sacrificio di prima si può arrivare”, ha spiegato Manuel, sempre sorridente e deciso. “A piangersi non si arriva da nessuna parte, mai fermarsi davanti a nessun ostacolo”, ha poi concluso. Un esempio per tutti. Gli auguriamo di poter coronare il suo sogno, che è anche quello di vincere una medaglia, al meglio.

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gianmario.bonzi@gmail.com

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Foto: profilo Facebook Manuel Bortuzzo

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