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Formula 1

F1, Mondiale 2020: che stagione sarà per Sebastian Vettel? I vari scenari

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Il 5 luglio si avvicina, team e piloti sono a lavoro per arrivare all’esordio di questo Mondiale 2020 di F1 tanto particolare. La pandemia ha cambiato le carte in tavola e, allo stato attuale delle cose, si conoscono con certezza i primi otto round del campionato. Un numero non casuale quello dei GP svelati, visto che si tratta della quota minima per rendere valido il percorso iridato.

In questa pausa “forzata” per tutti a tenere banco sono state le operazioni di mercato. Tra queste, a fare maggior rumore è stato l’addio del tedesco Sebastian Vettel alla Ferrari. Il quattro volte iridato lascerà la scuderia di Maranello al termine del 2020 e prenderà un’altra strada. Quale? Non si sa. Leggendo tra le righe, Seb potrebbe optare per un anno sabbatico, in attesa che nel 2022 si compia la “rivoluzione” tecnica e si possa creare qualche opportunità allettante.

La vera domanda pero è: che stagione sarà per Vettel? Secondo alcuni, come l’ex team-mate in Red Bull (2009-2013) Mark Webber, il teutonico non avrà grandi motivazioni. L’australiano sostiene che, mancando gli stimoli, le prestazioni di Sebastian non saranno all’altezza del suo livello massimale. In sostanza, l’annuncio della Rossa potrebbe avere degli effetti negativi sulle prestazioni del 32enne nativo di Heppenheim, consapevole di non aver un futuro sotto l’insegna del Cavallino Rampante e di dover pensare ad altro in prospettiva.

C’è però anche un altro risvolto, ovvero un Seb “mina vagante”. Senza aver nulla da perdere, il tedesco potrebbe dare libero sfogo al proprio talento per dimostrare a se stesso, al compagno di squadra Charles Leclerc e al team che è stato un errore non credere in lui. Anche in questo caso, però, Ferrari potrebbe pagare dazio perché se si replicassero alcuni episodi del 2019 tra il teutonico e il monegasco a rimetterci sarebbe solo e soltanto la squadra. Non è un mistero che uno dei motivi della separazione riguardi la difficile gestione tra i due piloti. Il Cavallino, da questo punto di vista, ha voluto puntare le proprie fiches sul 22enne nativo del Principato e allora…

Appare chiaro che questi scenari saranno legati alle prestazioni della vettura: se la SF1000 non dovesse essere troppo competitiva, gli stimoli del quattro volte iridato potrebbero essere pochi, non avendo alcun obiettivo da centrare. Per contro, in caso di velocità spiccata, è probabile che il “capitano destituito” qualche rivincita se la vorrà prendere in pista e pochi avrebbero cose da dire.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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