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Riapertura palestre Lombardia, si riparte! Assicuratevi che vengano rispettate le regole: la guida completa anti-virus

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Lunedì 1° giugno è la data di riapertura di palestre, piscine, centri sportivi in Lombardia. La Regione col maggior numero di casi di contagio ha deciso di rinviare di una settimana la riapertura di queste attività rispetto al resto d’Italia. Naturalmente bisognerà rispettare un rigido protocollo di sicurezza che prevede ad esempio il mantenimento della distanza interpersonale, l’ingresso contingentato e scaglionato nella struttura dopo la misurazione della temperatura, la sanificazione degli attrezzi dopo ogni utilizzo, l’utilizzo a turni di spogliatoi e docce oltre a una serie di altre misure da seguire con il massimo scrupolo. Assicuratevi che vengano rispettate le regole e rispettatele voi in primis: ne va della vostra salute! Di seguito la guida completa per la riapertura delle palestre in Lombardia a partire da lunedì 1° giugno.

LINEE GUIDA PER LA RIAPERTURA DELLE PALESTRE

Le presenti indicazioni si applicano a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi (senza contatto fisico interpersonale).

  • Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
  • Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni;
  • mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
  • Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi.
  • Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza:
    – almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica,
    – almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).
  • Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita.
  • Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati.
  • Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati.
  • Garantire la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno ad esempio atra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata.
  • Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro.
  • Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.
  • Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
  • Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:
    – garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
    – aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
    – in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
    – attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;
    – nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
    – per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti
    siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
    – negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
    – Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
    – le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
    – evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
  •  Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.

ATTIVITÀ DA ESEGUIRE PER I SITI

– valutare la possibilità di riorganizzare il lavoro con l’obiettivo di ridurre il numero di operatori sportivi (ovvero sia chi pratica l’attività sia il personale autorizzato a stare nell’impianto) contemporaneamente presenti;
– suddividere gli operatori in gruppi che svolgono la medesima mansione e nei medesimi luoghi;
– formazione a distanza del personale;
– determinare più dettagliatamente il rischio per area e la possibile dimensione degli spostamenti;
– organizzare un sistema di sanificazione ad ogni cambio turno e una costante pulizia degli spazi;
– indicare le corrette modalità e i tempi di aerazione dei locali;
esporre procedure informative nel sito, nelle zone di accesso, nei luoghi comuni, nelle zone di attività sportiva, nonché negli spogliatoi e nei servizi igienici;
– predisporre un sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (come fazzoletti e mascherine).

MISURE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE

– utilizzo dei dispositivi di prevenzione del contagio (mascherine chirurgiche, guanti monouso);
– pulizia e sanificazione dei luoghi e delle attrezzature;
– realizzazione di segnaletica nel centro di entrata e uscita ben evidenziati;
– preparazione dei locali con percorsi differenziati;
– predisposizione di piani di evacuazione che evitino aggregazione in caso di necessità o urgenza;
– divieto di scambio tra operatori e personale comunque presente nel sito di dispositivi (smartphone, tablet) e di attrezzi sportivi.

PRATICHE DI IGIENE

– lavarsi frequentemente le mani, anche attraverso appositi dispenser di gel disinfettanti;
– mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, in assenza di attività fisica, e di 2 se si svolge quell’attività;
– evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti;
disinfettare i propri effetti personali evitando di condividerli (borracce, fazzoletti, attrezzi);
– arrivare nel sito già vestiti adeguatamente all’attività che si andrà a svolgere e muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti potenzialmente infetti;
– particolare igiene e sicurezza per l’utilizzo di docce, spogliatoi e servizi igienici, dove è previsto l’accesso contingentato;
evitare dispositivi comuni come l’asciugacapelli;
– bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;
gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati, ben sigillati.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Shutterstock

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