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Reddito di emergenza, ora si può fare la domanda all’INPS! Modulo, come farla, procedura telematica e patronati

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La grave crisi economica generata dalla pandemia ha messo in difficoltà moltissimi italiani negli ultimi due mesi. Il serratissimo lockdown e la produzione praticamente a zero hanno avuto notevoli ripercussioni su famiglie e lavoratori, molti cittadini si sono trovati con pochi soldi in tasca e hanno faticato nelle ultime settimane. Il “Decreto Rilancio”, presentato ufficialmente ieri sera dal premier Giuseppe Conte, è stato pensato proprio per garantire un importante sostegno finanziario a lavoratori, famiglie, imprese: si tratta di una manovra da 55 miliardi di euro che intende dare una mano alla maggior parte della cittadinanza in un frangente estremamente complicato nella vita di tutti quanti.

Tanti nuclei familiari stanno soffrendo e il disagio sociale si fa sentire in maniera perentoria, proprio per ovviare a certe situazioni è stato istituto un Reddito di Emergenza (il cosiddetto REM): sarà un sussidio per le famiglie più indigenti e bisognose. I requisiti per accedervi sono estremamente stringenti, l’obiettivo è proprio quello di aiutare chi è maggiormente in difficoltà: sarà un importo che varierà tra 400 e 800 euro a seconda di diversi parametri. Di seguito la guida completa sul Reddito Emergenza (REM) da 400-800 euro: tutti i requisiti, chi ne ha diritto, come presentare la domanda, quando verranno consegnati i soldi.

COME FARE LA DOMANDA PER IL REDDITO DI EMERGENZA?

CLICCA QUI PER FARE LA DOMANDA PER IL REM

Le richieste del REM possono essere altresì presentate presso gli istituti di patronato.

CHI HA DIRITTO AL REDDITO DI EMERGENZA? 

I requisiti per ottenere il REM:

  • Essere residenti in Italia.
  • Valore del reddito familiare inferiore alla cifra erogata con il REM (dunque meno di 400 o 800 euro, come vedremo).
  • Un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2019 inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di euro 20.000; il massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza come definite ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159.
  • Valore ISEE inferiore a 15000 euro.

CHI NON HA DIRITTO AL REDDITO DI EMERGENZA? 

  • Chi già percepisce il bonus da 600 euro per il mese di aprile o quello da 1000 per maggio.
  • Le famiglie con all’interno un titolare di pensione diretta o indiretta, ad eccezione di chi percepisce l’assegno ordinario di invalidità.
  • Chi è titolare di rapporto di lavoro dipendente con una retribuzione lorda superiore a quella che sarebbe erogata con il REM.
  • Le famiglie che già percepiscono il reddito di cittadinanza.
  • I detenuti.
  • Coloro che sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica.

REDDITO DI EMERGENZA: QUALE CIFRA SPETTA AI CITTADINI?

Come riportato nel Decreto Rilancio: “Ciascuna quota del Rem è determinata in un ammontare pari a 400 euro, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, fino ad un massimo di 2, corrispondente a 800 euro, ovvero fino ad un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini ISEE”.

ENTRO QUANDO BISOGNA PRESENTARE LA DOMANDA PER IL REM? 

Entro il 30 giugno 2020.

VERIFICA DEI REQUISITI E POSSIBILI SANZIONI:

INPS ed Agenzia delle Entrate si scambieranno i dati per verificare l’autenticità dei requisiti di chi effettua la domanda. Nel caso in cui, in esito a verifiche e controlli, emerga il mancato possesso dei requisiti, il beneficio sarà immediatamente revocato, ferma restando la restituzione di quanto indebitamente percepito e le sanzioni previste dalla legislazione vigente.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Shutterstock

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