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Quando vengono pagati bonus 600 e 1000 euro: date precise, calendario maggio e giugno, bonifici e accrediti in contanti

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Trovare l’equilibrio della “bilancia” per la pandemia globale: è questo l’obiettivo che si è posto il Governo. Attraverso il decreto “Rilancio”, una manovra da 55 miliardi, l’Esecutivo vuol trovare la quadra, garantendo le dovute rassicurazione sul fronte sanitario ed economico. Inutile negare che la “partita” si giochi su questi due fronti e centrare il target non è cosa facile.

Nei provvedimenti previsti dal decreto sono state confermate alcune importante indennità riservate ai lavoratori autonomi e alle partite IVA. In sostanza, il bonus da 600 euro ricevuto nel mese di marzo, è stato e sarà erogato in favore di chi aveva già fatto richiesta nel periodo precedente (marzo) in via del tutto automatica, senza quindi effettuare una nuova domanda. Alcuni beneficiari hanno poi richiesto di ricevere l’accredito in contanti. C’è da dire, però, che a oltre un milione di italiani il bonifico non è mai arrivato, ma questa è un’altra storia (clicca qui per saperne di più).

Come era stato preannunciato dal Governo, l’erogazione delle indennità è iniziata nel momento in cui il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e a partire dal 21 maggio risultano i bonifici effettuati. Le operazioni dovrebbero terminare entro il 25 maggio, giorno nel quale vi saranno ulteriori 2.000.000 di bonifici. E per quanto riguarda bonus da 1000 euro? La priorità in questo momento spetta all’indennità di aprile, successivamente allora si potrà fare domanda.

Ma in che cosa si differenzia rispetto al bonus dei 600 euro? Si tratta di un’altra misura per venire incontro agli autonomi e alle partite IVA che abbiano avuto nel secondo bimestre del 2020 (marzo-aprile) una perdita di fatturato del 33% rispetto al bimestre del 2019. Pertanto vi sarà una selezione sulla base di questi requisiti e si preannunciano tempi di pagamento piuttosto lunghi. Le modalità per compilare la richiesta all’INPS ancora non sono state chiarite.

Riepilogando schematicamente:

INDICAZIONI BONUS 600 EURO

CHI HA GIA’ RICEVUTO BONIFICO DEL BONUS 600 EURO RELATIVO AD APRILE? 

– Il 21 maggio sono stati effettuati i seguenti bonifici:

  • 957mila lavoratori autonomi;
  • 239mila operai agricoli a tempo determinato;
  • 106mila professionisti titolari di partita Iva e lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • 75mila lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.

– Il 22 maggio sono stati effettuati altri 400000 bonifici.

– Il 25 maggio verranno effettuati ulteriori 2000000 di bonifici. Dunque entro lunedì sera il bonifico sarà stato fatto a tutti gli aventi diritto. Ricordiamo che l’INPS, a causa dei vincoli tecnici relativi al funzionamento della rete interbancaria nazionale, può effettuare al massimo 2 milioni di bonifici al giorno. Da qui la suddivisione su tre giornate lavorative.

COME VERIFICARE SE IL PAGAMENTO E’ STATO EFFETTUATO? 

I beneficiari riceveranno una notifica dell’avvenuto bonifico da 600 euro via Sms. Inoltre sarà possibile anche verificare il pagamento sul portale telematico dell’INPS, accedendo alla sezione ‘Pagamenti’. L’utente dovrà effettuare l’accesso (con codice fiscale e PIN, SPID, CIE o CNS) e poi cliccare nel menù sulla voce ‘Prestazioni-Pagamenti’.

QUANDO AVVERRA’ IL PAGAMENTO IN CONTANTI?

190000 lavoratori hanno richiesto di ricevere il bonus da 600 euro non tramite bonifico, bensì in contanti. Ecco quando verrà pagato:

  • Martedì 26 maggio: 74000 richieste.
  • Mercoledì 27 maggio: 19000 richieste.
  • Giovedì 28 maggio: 97000 richieste.

Chi ha chiuso il bonus da 600 euro in contanti, riceverà un avviso da parte di Poste Italiane. Dopodiché dovrà recarsi presso un qualsiasi sportello postale con tale avviso, codice fiscale ed un documento di identità: a quel punto potrà riscuotere i soldi.

BONUS 600 EURO APRILE: CHI NE HA DIRITTO? 

Gli stessi beneficiari di marzo, ovvero:

  • Liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020.
  • Co.co.co (lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa) iscritti alla Gestione Separata dell’INPS.
  • Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO.
  • Lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali.
  • Lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020.
  • Operai agricoli a tempo determinato (in questo caso il bonus sarà da 500 euro).
  • Lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo.
  • Lavoratori intermittenti che abbiano prestato la propria attività per almeno 30 giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020.
  • Lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali.
  • Ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che hanno i requisiti di cui all’art. 38 del decreto legge del 17 marzo 2020 del 2020 n. 18, convertito con modificazioni nelle legge 24 aprile 2020 n. 27, è erogata una indennità di 600 euro per ciascuno dei mesi di aprile e maggio 2020; la medesima indennità viene erogata per le predette mensilità anche ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con almeno 7 contributi giornalieri versati nel 2019, cui deriva un reddito non superiore ai 35.000 euro.
  • Incaricati alle vendite a domicilio di cui all’articolo 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore ad euro 5.000 e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, alla data del 23 febbraio 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

CHI NON HA DIRITTO AL BONUS DA 600 EURO DI APRILE?

  • Chi è già titolare di pensione.
  • Chi è già iscritto ad altre casse previdenziali obbligatorie.

 

 

INDICAZIONI BONUS 1000 EURO

QUANDO VERRA’ PAGATO IL BONUS DA 1000 EURO? 

Il ministro Gualtieri ha dichiarato che ciò avverrà a giugno. In questi giorni l’INPS sta provvedendo a saldare i bonus da 600 euro, via bonifico o in contanti, relativi al mese di aprile. Nella prima metà di giugno dovrebbe dunque venire messo a disposizione dei cittadini il modulo per poter inoltrare la domanda per il bonus da 1000 euro, il quale sarà ragionevolmente pagato nelle settimane successive (sempre o attraverso bonifico o in contanti). Attenzione, ricordiamo che i primi bonifici relativi al bonus di aprile da 600 euro sono stati effettuati il 21 maggio. Ciò dunque porta a non escludere l’ipotesi che, a causa di lungaggini burocratiche e difficoltà relative al reperimento di liquidità, il bonus da 1000 euro possa venire pagato a luglio. Si tratta comunque di un’ipotesi, al momento quella più credibile fa riferimento al mese di giugno.

BONUS 1000 EURO MAGGIO: CHI NE HA DIRITTO? 

  • I liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del decreto, iscritti alla Gestione Separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019.
  • Ai Co.co.co (lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa) che abbiano cessato il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del decreto.
  • Lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020.
  • Lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020.

COME SI CALCOLA IL CALO DI REDDITO BIMESTRALE? 

Il reddito è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel periodo interessato e nell’esercizio dell’attività, comprese le eventuali quote di ammortamento.

CHI NON HA DIRITTO AL BONUS DA 1000 EURO? 

  • Chi percepisce un trattamento pensionistico.
  • Lavoratori autonomi e partite Iva iscritti ad altre casse obbligatorie private di previdenza (per i quali è stato confermato il bonus di 600 euro anche per il mese di maggio).
  • Lavoratori dipendenti.
  • Co.co.co non iscritti alla Gestione Separata dell’INPS.
  • Lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni Speciali Ago.
  • Lavoratori del settore agricolo.
  • Lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo. Per questi lavoratori il bonus previsto per il mese di maggio sarà di 600 euro.
  • Lavoratori intermittenti, che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020. Per tali lavoratori il bonus relativo al mese di maggio sarà di 600 euro.
  • Lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali e che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020. Gli stessi, per tali contratti, devono essere già iscritti alla data del 23 febbraio 2020 alla Gestione separata INPS, con accredito nello stesso arco temporale di almeno un contributo mensile. Per costoro il bonus relativo al mese di maggio sarà di 600 euro.
  • Incaricati alle vendite a domicilio con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore ad euro 5.000 e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Per costoro il bonus sarà da 600 euro a maggio.
  • Lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro. Questi lavoratori percepiranno un bonus da 600 euro per il mese di maggio.
  • Lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con almeno 7 contributi giornalieri versati nel 2019, cui deriva un reddito non superiore ai 35.000 euro. Tali lavoratori percepiranno a maggio un bonus da 600 euro.
  • Lavoratori domestici che – al 23 febbraio 2020 – avevano in essere uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, a condizione che non siano conviventi col datore di lavoro. Anche per loro il bonus a maggio sarà di 600 euro.
  • Lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Comitato Olimpico Nazionale (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le società e associazioni sportive dilettantistiche già attivi alla data del 23 febbraio 2020. Per costoro il bonus relativo a maggio sarà di 600 euro.
  • Collaboratori sportivi, per i quali a maggio il bonus darà di 600 euro.

COME FARE LA DOMANDA PER IL BONUS DA 1000 EURO? 

Il richiedente deve presentare all’INPS la domanda nella quale autocertifica il possesso dei requisiti di cui sopra. Il modulo verrà reso disponibile nei prossimi giorni e la domanda si potrà presentare per via telematica, accedendo al sito dell’INPS ed utilizzando l’apposito PIN. Sarà anche possibile rivolgersi al proprio commercialista o ad un patronato del lavoro.

CONTROLLI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

L’INPS comunicherà all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato l’autocertificazione per la verifica dei requisiti. L’Agenzia delle Entrate, a sua volta, comunicherà all’INPS l’esito dei riscontri effettuati sulla verifica dei requisiti sul reddito di cui sopra con modalità e
termini definiti con accordi di cooperazione tra le parti.

 

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Foto: Shutterstock.com

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