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Pallanuoto, Gonzalo Echenique: “Abbiamo in testa solo l’oro di Tokyo 2021. Non paragonatemi a Messi”

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Uno dei più forti mancini al mondo. Gonzalo Echenique è una stella della pallanuoto a livello internazionale: nato in Argentina, si è trasferito in Spagna, a Barcellona, nel 2010, andando a vestire la calottina della Nazionale iberica dal 2014. Poi la svolta: l’ingaggio della Pro Recco, un bisnonno paterno e un nonno materno italiano, che gli sono valsi la nazionalità tricolore. Con il Settebello dal 2017, è riuscito l’anno scorso a vincere l’oro iridato in quel di Gwangju. L’abbiamo sentito in esclusiva per OA Sport.

Come hai trascorso questo periodo di quarantena?

“Chiuso in casa. Ho organizzato una piccola palestra con oggetti che sono andato a prendere dalle strutture della squadra prima che chiudesse tutto. Mi sono allenato un paio di ore al giorno tutti i giorni per mantenermi in forma e con la testa occupata”. 

Come precedono gli allenamenti in questi giorni? 

Tutte le mattine da una settimana ci stiamo allenando individualmente a Camogli con gli altri ragazzi del Settebello. Per ben due volte, visto che c’era bel tempo, siamo andati a nuotare in mare. Il 3 di giugno in teoria, se dovessero riaprire i viaggi tra le Regioni, dovremmo andare a Siracusa fino al 25 luglio. Abbiamo bisogno di ricominciare“.

Come giudichi lo stop delle competizioni in Italia ed Europa?

“Mi è sembrata una scelta giusta, non si poteva andare avanti. Ricominciare adesso per le società, per i problemi con i contratti, sarebbe stato troppo difficile. È stato giusto, purtroppo, fermare Campionato e Champions”. 

Ritornando all’anno scorso: che sensazioni hai provato al Mondiale, soprattutto in finale contro la tua Spagna?

“Emozioni grandi prima della partita, visto che dovevo giocare contro la mia ex squadra. Però in acqua, una volta dentro all’incontro, non ho pensato a loro. Ho pensato solamente a noi, alla squadra, a giocare la nostra pallanuoto e a fare quello che Sandro Campagna ci ha chiesto. Dopo la sfida ho ripensato a tutti gli sforzi e sacrifici che ho fatto per tantissimo tempo per arrivare a vestire la calottina di una Nazionale come quella italiana e riuscire a diventare campioni del mondo. Neanche in un sogno!”.

Quali prospettive per il Settebello in vista delle Olimpiadi di Tokyo?

“Abbiamo adesso questo lunghissimo collegiale per prepararci bene. Le aspettative sono solamente quelle di arrivare ad una competizione per vincere, non può esserci un’altra cosa nella nostra testa. Bisogna andare lì e cercare di tornare con l’oro olimpico”. 

Da quando sei arrivato in Italia ha sempre affascinato il paragone con Leo Messi: tu cosa ne pensi di questo parallelismo?

“Ho sempre detto che è troppo esagerato come paragone. Ci sono alcune similitudini: siamo nati nella stessa città, siamo arrivati entrambi a Barcellona in Europa, entrambi mancini, entrambi tifosi del Newell’s Old Boys. Poi però ci sono le differenze: lui è il miglior giocatore del mondo, Pallone d’oro sei volte, io invece no”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto LPS/Claudio Benedetto

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