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Nuoto, Martina Carraro: “Alle Olimpiadi di Tokyo voglio confermare la mia crescita, sono pronta a tutto!”

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Non vedere l’ora di tornare in piscina. Martina Carraro ha vissuto, non senza sofferenza, la distanza dall’elemento preferito e l’attesa per una disponibilità a Imola che non arrivava. ‘L’irruzione’ a Verona, lì dove Federica Pellegrini ha costruito i suoi successi, ha permesso alla ligure e al suo compagno Fabio Scozzoli di ritrovare l’abitudine nel rimettersi gli occhialini. Mancava un po’ di cloro in questa quarantena e l’azzurra ha potuto finalmente fondersi con l’acqua e ritrovare sensazioni piacevoli.

La strada è tracciata solo per il traguardo finale. Nel 2021 ci saranno le Olimpiadi (23 luglio-8 agosto) e la nuotatrice del Bel Paese non vive con eccessiva preoccupazione il fatto di non avere il pass a Cinque Cerchi: “Non credo sia un problema, perché so di valere il tempo di qualificazione richiesto (1’06″9 ndr.), avendolo già ottenuto in occasioni di gare di avvicinamento agli Assoluti primaverili, cancellati per la pandemia. Vivo il posticipo dei Giochi Olimpici come un’opportunità per continuare a lavorare e migliorare“, le parole della nuotatrice italiana, nell’intervista concessa ad OA Sport.

Un percorso particolare, comunque, quello di Carraro. Lei, precoce come poche altre nel nuoto, era partita da Genova, passando per Bologna, e ha trovato il connubio felice con l’allenatore Cesare Casella, adatto come pochi altri a un’atleta matura come lei, con cui ci si può confrontare e discutere. Lavori specifici che hanno permesso a Martina di diventare una campionessa a tutti gli effetti, come il bronzo mondiale a Gwangju (Corea del Sud) nei 100 rana e le medaglie in serie a Glasgow negli Europei in vasca corta a Glasgow (Gran Bretagna) hanno dimostrato: “Il mio è stato un costante percorso di crescita e sono sempre riuscita a riflettere in gara i miglioramenti nei miei allenamenti. E’ un po’ questa la mia caratteristica che mi ha permesso di conquistare riscontri prestigiosi“.

Un percorso in costante ascesa favorito, come sottolineato da lei stessa, dalla rivalità interna: “In Italia non c’erano mai state tante atlete di alto livello nello stesso periodo nella rana. Essere il riferimento da questo punto di vista è un motivo di orgoglio ed è uno stimolo a continuare su questa strada. Sono poi convinta che, quando siamo impegnate in cotesti internazionali, avere diverse atlete che possono ambire a risultati importanti sia una spinta per ognuno di noi a dare qualcosa in più. Arianna Castiglioni ha nuotato tempi molto vicini ai miei, Benedetta Pilato non ha bisogno di presentazioni e potrebbe crescere sensibilmente nei 100 rana“.

E allora alle Olimpiadi?Il target è confermare quanto fatto ai Mondiali, ma io sono una che ragiona per step, per cui pensiamo prima ad arrivare alla finale e poi lì dare tutto. In un contesto a Cinque Cerchi il livello è sempre più alto, soprattutto perché gli atleti degli Stati Uniti sono straordinariamente preparati e da loro ci si può aspettare sempre che arrivi qualche fenomeno che possa far saltare il banco. Poi non dimentichiamo le nuotatrici giapponesi che, gareggiando in casa, potranno essere pericolose. Posso solo dire che io sono pronta a dare il massimo, come ho sempre fatto“.

VIDEO-INTERVISTA A MARTINA CARRARO 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse 

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