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Ciclismo, Paolo Bettini: “Calendario privo di senso, si è pensato solo a salvaguardare il Tour de France poi il resto…”

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Paolo Bettini, come quando correva, ha conservato grinta e determinazione. Il “Grillo” livornese, che emozionava quando si alzava sui pedali conquistando in successione vittorie nelle grandi Classiche, ha espresso un parere assai incisivo relativamente al nuovo calendario UCI, completamente rivoluzionato a causa dell’emergenza sanitaria in corso. A detta dell’ex corridore nostrano si sono fatti gli interessi di pochi nello stilare il nuovo programma.

Il nuovo calendario è assurdo, assurdo. La pandemia ha esaltato in maniera plateale gli interessi dell’UCI e gli inchini che questa fa ad Aso e Tour de France. Il concetto è: sistemo il Tour e il resto del mondo si adegua“, ha tuonato Bettini, intervistato da La Gazzetta dello Sport, aggiungendo: “L’UCI ha dimostrato che non siamo una famiglia e che non fa gli interessi del movimento ciclistico mondiale, non ha interesse a valorizzare il suo mondo. Non c’è coerenza, non c’è rispetto per tutto ciò che non sia il Tour“.

Un’idea piuttosto chiara, dunque, conseguenza di una visione centrale della Grande Boucle che anticiperà il Mondiale, svolgendosi tra agosto e settembre. A seguire, andranno in scena le Classiche e gli altri due grandi giri: Giro d’Italia e Vuelta a España. E’ chiaro infatti che, secondo questa nuova sistemazione, il Giro (3-25 ottobre) si troverà in contemporanea a ben tre delle cinque Classiche Monumento: Liegi-Bastogne-Liegi (4 ottobre), Giro delle Fiandre (18 ottobre) e Parigi-Roubaix (25 ottobre). Ancor più incredibile il fatto che la Vuelta scatterà il 20 ottobre. Da questo punto di vista, si fa fatica a dare torto all’ex campione toscano.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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