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Ciclismo, Alessandro De Marchi: “Andare all’attacco è la cosa che amo fare di più in bicicletta”

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Alessandro De Marchi è senza ombra di dubbio uno dei ciclisti più tenaci e coraggiosi del panorama internazionale. Sempre all’attacco con l’obiettivo di conquistare una vittoria, con grande determinazione e tenacia. Proprio la fuga è il suo habitat naturale nel quale riesce ad esprimere al meglio tutte le sue qualità.

In un’intervista rilasciata a Il Foglio, il ciclista nativo di San Daniele del Friuli, ha raccontato le emozioni che prova in sella alla sua bicicletta: “Essere la lepre, in fuga dal gruppo, è un modo per combattere la noia dell’ovvietà. Si tratta di non arrendersi.  È una sensazione di precarietà che ti costringe a scavare in profondità in modo da non arrenderti. Andare all’attacco è un modo di amare il ciclismo. Ci sono molte più possibilità di perdere di quante ce ne siano di vincere, ma quando riesci ad arrivare al traguardo l’emozione che vivi è unica. Andare all’attacco, giocare le mie carte e vedere se riesco a ottenere la vittoria è la cosa che amo fare di più in bicicletta. È estremamente soddisfacente ed è ciò che mi rende felice“.

Emozioni e sensazioni che Alessandro De Marchi riesce a vivere solo andando in fuga, le stesse emozioni che vivono i suoi familiari e gli amici quando prova a compiere un numero partendo lontanissimo dal traguardo: ““Ho iniziato a capire le emozioni di andare all’attacco al Giro d’Italia o al Tour de France quando ho visto l’effetto che ha avuto sulla mia famiglia e sui miei amici. Ciò mi ha ispirato ancora di più. Dare loro le emozioni di una vittoria o di un risultato, ma anche le emozioni di delusione, di sconfitta. Qualunque cosa fosse, mi è piaciuto offrire loro alcune emozioni. Penso che questo potrebbe essere il vero significato del ciclismo, non si tratta solo di vincere; è di cercare sempre di vincere, di dare il massimo“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Lapresse

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