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Ciclismo

Tour de France 2020, molto pericoloso il rinvio della Grande Boucle secondo un’esperta

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Il rinvio al 29 agosto del Tour de France 2020, per via dell’emergenza globale, ha avuto e sta avendo delle reazioni tra gli addetti ai lavori in ambito sportivo e scientifico. A esporre un parere decisamente contrario è la presidente del Global Public Health presso l’Università di Edimburgo Devi Sridhar che, in un’intervista riportata da Cyclignews, ha detto chiaramente che la disputa della Grande Boucle può permettere alla pandemia di avere ulteriori effetti poco “piacevoli”.

C’è il rischio che con la disputa del Tour il virus possa diffondersi nuovamente. Il problema è a lungo termine e non deve essere sottovalutato. Anche se in questo caso parliamo del mese di agosto, il problema è che arrivano persone da diversi Paesi che possono portare a un pericolo concreto di contagi. Inoltre bisognerebbe tener conto delle quarantene a cui tutti dovranno sottoporsi giungendo in territorio francese, senza considerare anche gli sforzi che si dovranno fare nel rispetto delle norme di sicurezza: uso delle mascherine e rispetto della distanza per esempio. Io sarei stata favorevole ad un annullamento della corsa di quest’anno“, il parere di Sridhar.

Come è noto, il Tour ha modificato il proprio programma originario visto il divieto imposto dal presidente francese Emmanuel Macron di organizzare qualunque evento pubblico fino all’11 luglio. La competizione sarebbe dovuta partire il 27 giugno e dunque i gestori hanno dovuto prendere atto di quanto stabilito, spostando il tutto al citato 29 agosto, quando a Nizza si dovrebbe cominciare. Il condizionale è d’obbligo per quanto affermato dal presidente del Global Public Health, oltre che per l’evoluzione stessa dell’emergenza.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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