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Tennis, Internazionali d’Italia 2020: possibili nuove date e spostamento da Roma ad altre città. Tutti gli scenari e le ipotesi

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Gli Internazionali d’Italia 2020 sono uno dei tanti  eventi sportivi rinviati negli ultimi mesi a causa dell’emergenza coronavirus. Il massimo torneo di tennis organizzato sul territorio nazionale, però, dovrebbe essere recuperato, almeno questa è l’intenzione della Federazione Italiana Tennis.

Va da sé che al momento è praticamente impossibile fare pronostici su quando si potrà riprendere a giocare. Tutto, ovviamente, è legato all’evoluzione della pandemia. Intanto la FIT studia le possibili soluzioni per consentire lo svolgimento degli Internazionali d’Italia 2020 che potrebbero anche essere disputati non, come da tradizione, a Roma o sulla terra rossa.

Il presidente della FedertennisAngelo Binaghi, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha spiegato che l’obiettivo primario è quello di tornare a giocare al più presto, seppur con delle limitazioni: “Avremmo la piena collaborazione dei tennisti, perché prima si riparte e prima tornano a guadagnare. I giocatori dovranno viaggiare solo con l’allenatore e non potranno più richiedere 15 pass. Sul campo giudice di sedia con la mascherina, panchine distanziate, niente giudici di linea, raccattapalle e ragazzi degli asciugamani. Per quanto riguarda il pubblico penso ad ingressi scaglionati con file ordinate e distanza di almeno un metro sulle tribune“.

La collocazione degli Internazionali d’Italia sarà legata alle scelte che si prenderanno rispetto agli altri tornei sulla terra, con particolare riferimento al Roland Garros che dovrebbe giocarsi a settembre. In questa situazione di grande incertezza non è facile studiare una soluzione alternativa efficace. Per vari motivi, quali il prolungarsi dell’emergenza sanitaria o l’impossibilità di trovare uno spazio consono all’importanza del torneo, si potrebbe optare per disputare il più importante torneo italiano tra fine novembre ed inizio dicembre, indoor, con sede da decidere tra Milano e Torino.

Analizzando le varie ipotesi, ovviamente, la più accreditata è Roma con collocazione fissata a settembre tra gli US Open e il Roland Garros, anche se visti i tempi ristretti è abbastanza improbabile, o molto più verosimilmente a ottobre. Nel caso in cui si dovesse giocare tra fine ottobre e inizio novembre potrebbe prendere corpo l’opzione Cagliari, città nella quale si è disputata la Coppa Davis nello scorso marzo.

Se invece gli organizzatori saranno costretti a collocare gli Internazionali d’Italia tra la seconda metà di novembre o dicembre saranno obbligati ad un cambio di superficie, passando indoor e sul veloce, con uomini e donne divisi tra Milano e Torino.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: LaPresse

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