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Golf, Open d’Italia 2020 al momento confermato. La situazione degli altri tornei dell’European Tour

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Il mondo comincia lentamente a reagire in vista di una ripartenza post lockdown e in ambito sportivo il primo a muovere dei passi è stato il golf. In particolare negli Stati Uniti, dove la disciplina nei circoli non si è mai del tutto fermata, è stato deciso di testare la ripresa del calendario del PGA Tour verso la metà di giugno, quando da giovedì 11 a domenica 14 verrà disputato il Charles Schwab Challenge 2020. Naturalmente sia questo evento che quelli a seguire saranno giocati in totale assenza di pubblico, in quanto resterà prioritario ancora per qualche mese limitare gli assembramenti per evitare nuove ondate di contagi o focolai che risulterebbero devastanti.

In Europa le cose restano più complicate, anche per una questione geografica. Moltissimi eventi sono stati rinviati, tra i quali gli Open d’Irlanda, di Scozia, di Francia e il prestigioso BMW International che l’anno scorso fu terra di conquista del nostro Andrea PavanIn Italia qualche buona notizia effettivamente nelle ultime ore è uscita. Il presidente della FIG Franco Chimenti ha dato infatti la possibilità ai circoli di poter riniziare la manutenzione sui percorsi ed esiste una possibilità che nell’arco di un mese si possa effettivamente tornare in campo. Ricordiamo infatti anche che tra i quattro Majors del calendario è stato solo il “nostro” Open Championship a optare per  la definitiva cancellazione, mentre US Open, PGA Championship e Masters sono stati riprogrammati tra la seconda parte dell’estate e l’autunno, con la Ryder Cup al momento assolutamente confermata e pronta a prendere il via dal 21 al 27 settembre in Wisconsin.

Abbiamo parlato del rinvio di tanti eventi di primaria importanza per l’European Tour e sono avvenute, naturalmente, anche parecchie modifiche alle date inizialmente previste per giocare tornei “minori” autunnali, sostituiti da quelle manifestazioni posticipate. Tra queste, però, non è compreso il nostro Open d’Italia, che era e rimane confermato per la settimana dal 3 a 10 ottobre sul percorso romano dell’Olgiata Golf Club che tanto ha ben figurato nel 2019 nell’edizione vinta dall’austriaco Bernd Wiesberger e che ha messo in luce in particolare Francesco Laporta.

L’attività sul principale tour europeo sarà dunque molto più lenta a ripartire rispetto all’America e, come ribadito, la situazione resta al momento parecchio complessa. Il primo torneo ancora in piedi resta per ora il British Masters (ospitato da Lee Westwood), in programma per l’inizio di agosto, un mese che dovrebbe vedere poi anche il WGC – FedEx St Jude Invitational e il PGA Championship, tornei combinati con il PGA. La vera ripartenza è dunque fissata per il 27 dello stesso mese, con l’Omega European Masters in Svizzera che riapre definitivamente il calendario regolare.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: shutterstock.com 

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