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Combinata nordica, la NextGen: Jens Lurås Oftebro davanti a tutti, ma all’orizzonte spuntano due azzurri

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Proseguiamo il viaggio alla scoperta delle NextGen delle discipline nordiche. Nei giorni scorsi abbiamo fatto il punto sul biathlon e sul salto con gli sci. Oggi invece ci dedichiamo alla combinata. Andiamo dunque a vedere quali sono i cinque atleti più interessanti nati dal 2000 in poi. Anche in questo caso è obbligatorio effettuare la solita premessa. Si tratta di una rosa ristretta, selezionata sulla base di quanto visto sino al termine della stagione 2019-20. Quindi, non è garanzia di futuro radioso per chi è inserito nella short-list e contemporaneamente non è una stroncatura per chi ne è stato escluso. Allo stesso modo, va ricordato che non si tratta di una graduatoria (anche se, per la verità, la posizione numero uno e la numero due sarebbero ben definite); quindi, come d’abitudine, i ragazzi verranno citati dal più giovane al più anziano.

RETTENEGGER Stefan (AUT)
In casa Austria, Stefan Rettenegger viene considerato un predestinato. Classe 2002, a gennaio si è laureato campione olimpico giovanile, mentre a marzo si è piazzato sesto ai Mondiali junior, dove è stato preceduto solamente da avversari più maturi di lui. Al di là dei risultati nelle competizioni dedicate alla sua fascia d’età, il dato più interessante è rappresentato dalle sue performance in Continental Cup, dove ha saputo proporsi nelle posizioni di vertice, mostrando un’evidente crescita rispetto allo scorso anno. Il salisburghese è un atleta completo, dotato peraltro di un’ottima tecnica di salto. Di conseguenza, alla luce della base di partenza, è lecito aspettarsi che le qualità di Rettenegger possano essere sviluppate al meglio, consentendogli di tramutarsi in un combinatista in grado di fare la differenza anche nel massimo circuito dei giorni a venire.

ØSTVOLD Sebastian (NOR)
Questa chiamata può sicuramente essere considerata un azzardo, cionondimeno c’è una ragione per cui Sebastian Østvold è stato inserito nella rosa dei cinque ragazzi più promettenti in assoluto. Nato nel 2002, il teenager norvegese ha iniziato a fare l’atleta (quasi) a tempo pieno solo di recente. Nonostante l’esperienza internazionale pressoché nulla, si è fregiato della medaglia di bronzo ai Giochi olimpici giovanili, ha ottenuto due piazzamenti nelle prime quindici posizioni in Continental Cup e si è classificato settimo ai Mondiali junior, dimostrando di godere già di un livello non poi così distante da quello del già citato Rettenegger. Il tutto senza avere un vero e proprio background agonistico alle spalle. Dunque, è verosimile pensare che una volta impostato come un professionista vero e proprio, il diciottenne di Lensbygda possa prepotentemente salire di colpi. Scopriremo nei prossimi mesi se si tratta solo di un’impressione, oppure se questa eventualità verrà comprovata dai fatti.

LAMPARTER Johannes (AUT)
Classe 2001, Johannes Lamparter ha già saputo lasciare il segno in Coppa del Mondo. Lo dimostrano i cinque piazzamenti nelle prime quindici posizioni ottenuti nella sua ancor giovane carriera, nonché il ventottesimo posto nella classifica generale della stagione appena conclusa. Inizialmente più saltatore che fondista, il teenager tirolese ha le stimmate del predestinato e appare aver imboccato la strada per trasformarsi in un combinatista completo, dotato quindi di tutti crismi per diventare un big del massimo circuito negli anni a venire, a patto che il suo processo di crescita non si interrompa. Il talento non manca e Lamparter va senza ombra di dubbio considerato l’austriaco più promettente in assoluto, nonché il numero 2 del mondo in un’ideale classifica che tenga in considerazione gli atleti nati nel XXI secolo.

EINKEMMER Manuel (AUT)
Classe 2001, quella di Manuel Einkemmer può essere ritenuta una chiamata sorprendente. Tuttavia, a ben guardare, la sua ultima stagione è stata notevole, poiché ha marcato punti all’esordio assoluto in Coppa del Mondo ed è riuscito a emergere nel livello cadetto, dove è stato in grado di ottenere anche una vittoria. Ciò che impressiona maggiormente di questo ragazzo tirolese, le cui caratteristiche sono quelle dell’atleta equilibrato, è la prepotente crescita avuta nell’ultimo triennio. Altri coetanei, qualche tempo addietro più quotati di lui, non sono stati capaci di alzare l’asticella in maniera così decisa e in tempi così rapidi. Per questa ragione, l’austriaco merita di essere inserito nella short-list assieme ai due connazionali già citati, nonostante non sia considerato un “predestinato” come Rettenegger e soprattutto Lamparter. Insomma, guardando al futuro sembra esserci davvero tanta carne al fuoco in casa rot-weiß-rot

OFTEBRO Jens Lurås (NOR)
Concludiamo la rassegna con il nome più scontato e affermato in assoluto. Jens Lurås Oftebro è stato il crack della stagione 2019-20, durante la quale è letteralmente esploso, facendo il suo prepotente ingresso nel gotha della disciplina. Il norvegese ha ottenuto cinque podi e soprattutto ha concluso la classifica generale di Coppa del Mondo in quarta posizione. Insomma, è già diventato un combinatista di vertice. D’altronde la sua tecnica di salto è sopraffina e, nonostante al momento non abbia ancora la cilindrata adeguata a competere ad armi pari con i big sugli sci stretti, ha comunque dimostrato di sapersi difendere egregiamente anche in questa componente. La carta d’identità è dalla sua parte e tutto lascia presupporre che vi possa essere una crescita di rendimento nel fondo. Se essa dovesse verificarsi in tempi brevi, allora dovrebbe permettere al ventenne di Bærum di inserirsi nella schiera dei principali sfidanti di Jarl Magnus Riiber, dominatore assoluto della disciplina. Anzi, considerando la qualità sul trampolino, ragionando a medio termine potrebbe persino diventare il rivale numero uno del connazionale. Alla luce di queste premesse, Oftebro sarà l’atleta più atteso dell’inverno 2020-21.

Terminata la short-list, va rimarcato come vi siano tantissimi giovani interessanti nel panorama della combinata nordica che meritano, comunque, di essere citati. A cominciare dal norvegese Andreas Skoglund, che ha perso di un’incollatura con Einkemmer il personale ballottaggio effettuato da chi scrive per l’ultimo posto nella rosa dei cinque. Ciò non toglie che lo scandinavo avrebbe potuto tranquillamente essere inserito nel quintetto dei prescelti.
Inoltre, tra i parecchi ragazzi da tenere d’occhio, ci sono l’austriaco Severin Reiter, i finlandesi Perttu Reponen, Otto Niittykoski e i fratelli Karhumaa, il francese Matteo Baud, lo statunitense Niklas Malacinski, nonché gli italiani Stefano Radovan e Iacopo Bortolas. I due azzurri, entrambi nati nel 2003, hanno saputo ottenere piazzamenti di prestigio sia ai Giochi olimpici giovanili che nel più qualificato contesto dei Mondiali junior. Sono ancora giovanissimi e potranno gareggiare in categoria juniores sino all’inverno 2022-23, dunque hanno ancora un lungo percorso di crescita di fronte a sé. In questo momento, generare aspettative ha poco senso. Di sicuro c’è in casa Italia si può guardare quantomeno con fiducia al futuro a medio-lungo termine, Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026 compresi.

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Foto: La Presse

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