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Celestino Vietti, Moto3: “Mi mancano le gare, cerco di annoiarmi con le lezioni online e la play-station”

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Per Celestino Vietti, come tutti i piloti della Moto3, queste settimane di sosta si stanno trasformando in una attesa quanto mai logorante. Per i piloti, specialmente per un classe 2001 come il portacolori dello Sky Racing Team VR46, la pausa forzata è letteralmente l’antitesi di quello che si sogna. Per gente che vive di adrenalina, velocità, sfide, sorpassi e contro-sorpassi, questo coronavirus ha davvero stravolto la vita sportiva. Rispetto ai colleghi della MotoGP, almeno, Moto2 e Moto3 hanno potuto vivere l’esordio del Gran Premio del Qatar (dato che si trovavano già in loco per gli ultimi test pre-stagionali) per un antipasto stagionale che, forse, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe non avere nemmeno un seguito.

Per lo stesso Celestino Vietti, il primo appuntamento del campionato di Losail ha regalato pochi sorrisi e una gara conclusa con una beffarda scivolata quando si trovava in battaglia nel consueto “gruppone” della categoria più leggera. Proviamo, quindi, con il nativo di Ciriè (Torino) a fare un po’ il quadro della situazione della Moto3 e quel che sarà della stagione, sia a livello generale, sia personale.

Celestino, dopo un esordio così peculiare in Qatar vista l’assenza della MotoGP e un clima non certo ideale, è arrivato questo stop forzato per colpa della pandemia di coronavirus. Come state affrontando voi piloti questa lunga attesa?

“Dopo il Qatar sono tornato a Torino per vivere questa quarantena a casa con la mia famiglia. Non è un momento facile, la cosa più importante è cercare tutti di rispettare le regole. Rimanendo a casa si fa quel che si può a livello di allenamenti, è complicato. Seguo le lezioni online, quest’anno farò la maturità, sistemo casa, gioco alla play-station. Cerco di non annoiarmi”.

Che idea vi siete fatti della situazione? Cosa c’è da aspettarsi dai prossimi mesi, pensi che si i riuscirà a ripartire o si rischia davvero la cancellazione della intera stagione?

“Questo non spetta a noi dirlo, la priorità è la salute di tutti e la sicurezza degli eventi. Gli organizzatori stanno lavorando al massimo per garantire il numero minimo di gare, ma al momento le priorità sono diverse”.

Dopo la sfortunata caduta di Losail, conoscendo la mentalità dei piloti immagino che avresti avuto subito la voglia di tornare in pista per rifarti. Questa pausa forzata proprio non ci voleva?

“Certamente, mi manca andare in moto, allenarmi con gli altri ragazzi dell’Academy, le gare e tutto il resto, ma non è una cosa dipendente da noi e la cosa più importante al momento è rispettare le regole per riuscire a tornare alla nostra vita di sempre nel più breve tempo possibile”.

Al termine dei test pre-stagionali parlavi di una moto con ancora qualche difetto a livello generale, ma sicuramente in crescita. Cosa manca ancora alla tua KTM?

“Con tutto lo Sky Racing Team VR46 abbiamo fatto un gran lavoro durante la off-season, nei test in Qatar e nel weekend di gara. Insieme ad Andrea (Migno, ndr), stiamo cercando di portare la KTM al massimo delle prestazioni. Facciamo un bel gioco di squadra, ma siamo solo all’inizio della stagione, la moto è nuova e abbiamo ancora molto da fare per portarla al massimo delle performance”.

Dopo il primo anno di apprendistato (vista anche la giovanissima età) e una seconda che ha messo in mostra una crescita importante, cosa ti aspetti da questo 2020? Prima vittoria in carriera o pensi che sia meglio dare un occhio attento alla classifica generale?

“L’obiettivo è fare una stagione sempre in lotta con i più forti, centrare dei buoni risultati e lavorare sodo come gruppo soprattutto con Andrea. Possiamo arrivare ad un ottimo livello e poi durante l’anno si vedrà anche la classifica generale”.

Quest’anno si annuncia complicato per i piloti italiani. I rivali non mancheranno, come sempre, con gli spagnoli in prima linea (Albert Arenas ha vinto l’esordio di Losail). Anche se si è disputata una sola prova, quali potranno essere i grandi protagonisti della stagione?

“In Moto3 è sempre difficilissimo fare pronostici: gare in gruppo decise proprio sotto la bandiera a scacchi, tanti piloti veloci e competitivi. In più questa lunga pausa aumenteranno le incognite, è ancora troppo presto per sbilanciarsi”.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Celestino Vietti/Team Sky-VR46

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