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Basket, tagli stipendi in Serie A: situazione, decisione e trattative

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Con la conclusione anticipata della Serie A 2019-2020, non si giocheranno al minimo 10 partite di stagione regolare per tutte le squadre. Questo senza tenere in conto le possibili partite di playoff per le prime otto, che avrebbero ulteriormente aumentato il numero di incontri da disputare. Paradossale, in qualche modo, l’intervallo tra le varie ultime partite: si va dal 29 gennaio di Varese (per circostanze molto particolari, leggere alle voci Virtus Bologna in Coppa Intercontinentale e mancata disputa della Coppa Italia) al 7 marzo di Roma, Sassari, Trieste e Pistoia, a porte chiuse, mentre dai media rimbalzavano i decreti che avrebbero posto il primo mattone poi trasformatosi nella fine del campionato.

In questa situazione, naturalmente, è facile intuire quanti siano i mesi senza giocare dei vari giocatori italiani e non: due, tre, a volte quattro mesi. Inevitabile, anche alla luce della contingenza economica che, per forza di cose, sta attanagliando il mondo, un intervento sui compensi ricevuti da coloro che scendono in campo e anche che allenano. A questo proposito, proprio prima del fine settimana pasquale, Lega Basket Serie A, GIBA (associazione giocatori) e USAP (unione allenatori) hanno trovato un accordo con il quale, secondo le linee guida, si prevede che chi ha un ingaggio superiore ai 50.000 euro riceva il 20% in meno di quanto inizialmente pattuito. Si sa anche che ci sono due fasce inferiori, delle quali però non è stata resa nota la riduzione di stipendi in percentuale.

Parallelamente, la LBA ha ricordato che i club possono procedere ad accordi con i giocatori per conto proprio. Tra le prime a farlo Olimpia Milano e Dinamo Sassari, ma buona parte delle società sta in questo momento organizzandosi per trovare una soluzione. In particolare, la squadra lombarda ha optato per una donazione di sostegno alle strutture ospedaliere regionali corrispondente ai tagli, del valore di un milione di euro. Per i sardi, invece, non sono state dichiarate somme o percentuali. A Reggio Emilia, invece, la riduzione (attesa, non ufficiale) è del 20% per quasi tutti, ma non per Reggie Upshaw, con cui sembrano prossime le vie legali perché era ripartito senza il permesso del club. La Reyer Venezia avrebbe invece concordato di corrispondere nove mensilità su undici, mentre a Varese sarebbero andate a buon fine le trattative tra il club e coach Attilio Caja, il GM Andrea Conti e il play-guardia Ingus Jakovics.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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