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Parigi-Nizza 2020, le pagelle della settima tappa: Quintana incanta, Schachmann solido, Nibali c’è

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Con la settima tappa, la Nice – Valdeblore La Colmiane, si è conclusa la Parigi-Nizza 2020. La Corsa del Sole è finita con un giorno d’anticipo per via del coronavirus che ha costretto l’organizzazione a cancellare la frazione di Nizza. La maglia gialla va al tedesco Maximilian Schachmann, mentre Nairo Quintana pone il suo sigillo sulla lunghissima salita teatro dell’ultima battaglia di quest’edizione della corsa transalpina. Di seguito riviviamo la giornata odierna con le nostre pagelle.

LA PAGELLE DELLA SETTIMA TAPPA DELLA PARIGI-NIZZA 2020

Nairo Quintana voto 9: attacca negli ultimi quattro chilometri, fa immediatamente il vuoto e rifila distacchi superiori ai 45″ a tutti i suoi inseguitori. Ennesima prestazione sublime di Quintana, rigenerato, il quale, al momento, non ha eguali in salita. E’ un nove e non un dieci poiché si accontenta sin da subito di correre per il successo parziale. Benché, infatti, in classifica al mattino avesse un distacco ben superiore ai due minuti, dovuto, in buona parte, a una brutta caduta nella seconda frazione che gli è costata moltissimo tempo, l’impressione è che avesse le gambe per provare un’epica rimonta. Se fosse partito a inizio salita, chissà.

Tiesj Benoot voto 8,5: è il primo degli umani, l’unico che riesce a subire un passivo da Nairo Quintana inferiore ai 50″. Rimasto all’inseguimento del Condor insieme a Schachmann, Nibali, Pinot e Higuita, è l’ultimo a portare un attacco. Ma è anche l’unico, però, che riesce a fare la differenza. Viene da chiedersi se sarà mai capace di evolversi in corridore da gare a tappe.

Maximilian Schachmann voto 8: sulla carta è il meno forte sulle salite lunghe tra i corridori arrivati nei primi posti oggi. Si difende, però, molto bene e perde pochissimo da tutti quelli che non si chiamano Nairo Quintana. Conserva la maglia gialla e ottiene un successo di pregio che lo eleva ulteriormente. Ormai è da considerarsi, a tutti gli effetti, uno dei corridori più forti al mondo.

Vincenzo Nibali voto 7,5: ennesima buona prestazione dello Squalo dello Stretto. Fa lavorare la sua Trek sulla salita finale e, poi, prova anche due allunghi. Invano, tuttavia, dato che Quintana ha ben altra gamba e scappa via, mentre i suoi rivali più vicini in classifica generale riescono a tenergli testa. La migliore delle notizie arriva dalla squadra, la quale, oggi, si è dimostrata la migliore tra quelle in gara in questa Corsa del Sole. Convincenti sia Elissonde che un generoso Richie Porte.

Thibaut Pinot voto 7,5: il francese è lontano dal livello dello straripante Quintana, ma, allo stesso tempo, risulta in decisa crescita rispetto alle prime uscite di febbraio. Generoso e scattante, sta pian piano ritrovando il colpo di pedale dei giorni migliori dopo i vari mesi passati ai box per via dell’infortunio subito al Tour de France.

Sergio Higuita voto 6,5: il corridore da cui tutti si aspettavano qualcosa in più oggi. Al netto del fisico minuto, però, Higuita è un atleta veloce ed esplosivo, adatto ad ascese più brevi e ripide rispetto a quella odierna. Sulle salite lunghe fatica a dare continuità alla sua azione dopo lo scatto. Ad ogni modo, arriva un eccellente terzo posto che conferma l’ottimo momento di forma del giovane colombiano.

Julian Alaphilippe voto 5,5: è ancora lontano dalla forma dei giorni migliori e oggi si è visto. Va in fuga, ma sulla salita finale perde le ruote di uno scatenato De Gendt (voto 8). In questa Parigi-Nizza è stato molto generoso, ma quasi mai incisivo.

Romain Bardet voto 5: è il primo dei grandi ad attaccare, ma il suo scatto non sortisce gli effetti sperati. Quando gli altri iniziano a fare sul serio, inoltre, va a fondo. Arriva nono a 1’32” da Quintana. La bella prova sul Mont Faron al Tour du Var resta un caso isolato. Romain, per ora, continua a sembrare il corridore spuntato del 2019.

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Foto: Lapresse

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