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MotoGP, Fabio Quartararo: “L’importante è fare più gare possibili per rendere valido il campionato, anche a porte chiuse…”

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Fabio Quartararo è stato indubbiamente il pilota rivelazione del 2019 in MotoGP, conquistando la bellezza di 6 pole position e salendo per ben 7 volte sul podio nella stagione d’esordio nella classe regina del Motomondiale. Il ventenne francese con origini siciliane, dopo gli ottimi riscontri raccolti nei test invernali, era considerato uno dei centauri da tenere maggiormente d’occhio fin dalle prime gare anche in ottica vittoria. Il dilagare della pandemia globale da Covid-19 ha però fatto slittare in avanti l’inizio del campionato, con Quartararo che ha dovuto così rimandare ulteriormente l’appuntamento con l’agognata prima vittoria della carriera nella top class.

Sto bene, sono ad Andorra esordisce il nizzardo nell’intervista rilasciata a Sky Sport La mia non è una quarantena vera e propria, ma provo a stare il più possibile in casa, faccio allenamento tutti i giorni qui, esco giusto per comprare qualcosa da mangiare. Prima che la situazione precipitasse in Spagna ero andato a fare flat track. C’erano i fratelli Marquez, Tito Rabat, Marcel Schrotter e tanti altri. Quello è stato il mio ultimo allenamento all’aperto.

Il giovane pilota della Yamaha Petronas ha poi espresso il suo punto di vista a proposito delle possibili modalità da adottare per disputare la stagione: “Per me l’importante è fare più gare possibili per rendere valido il campionato. Se dobbiamo fare 15 gare di seguito va bene anche a porte chiuse, se dovesse essere necessario, con dispiacere per i fan che guarderanno le gare in tv. Dopo i test del Qatar ero davvero soddisfatto, è stata la volta che mi sono sentito meglio sulla Yamaha M1. Abbiamo fatto sei giorni con la nuova moto e con un motore che non era nuovo al 100%. Allora ho pensato che al via del Mondiale, dove tutti partiamo con un motore punzonato con zero chilometri, potevo essere protagonista. Il mio passo era incredibile e potevo lottare per il podio“.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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