MotoGP, Carmelo Ezpeleta sul calendario 2020 revisionato: “Se necessario, correremo anche a Natale. Dipenderà dalle leggi di ciascun Paese”

L’emergenza Coronavirus ha costretto l’organizzazione del Motomondiale a prendere delle contromisure piuttosto incisive: la cancellazione del GP del Qatar e il rinvio dell’appuntamento in Thailandia (primi due GP originari per la classe regina) i “sacrifici” necessari. Ecco che il nuovo calendario, ufficializzato ieri, prevede che il fine settimana a Buriram (Thailandia) slitti nel mese di ottobre (2-4), quando si sarebbe dovuto correre ad Aragon. Il fine settimana iberico, infatti, è stato anticipato di sette giorni (25-27 settembre).

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Un contesto, dunque, in continua evoluzione perché l’epidemia di cui tutti ormai siamo a conoscenza fa registrare numeri notevoli purtroppo. A spiegare la posizione della Dorna, organizzazione che appunto gestisce il Circus delle due ruote, è il suo riferimento Carmelo Ezpeleta, intervistato da La Gazzetta dello Sport: “Se necessario correremo anche a Natale. E’ necessario completare 13 gare perché il Mondiale sia valido. Gareggiare a porte chiuse? Tutto è possibile, l’importante per noi è avere una soluzione per qualsiasi situazione“, le parole del manager.

Ezepeleta ha chiarito che le intenzioni sono quelle di iniziare negli Stati Uniti (5 aprile), per quanto riguarda la MotoGP, dal momento che le altre classi (Moto2 e Moto3) saranno già impegnate a Losail (Qatar) in questo weekend: “Il primo GP sarà ad Austin, stiamo però aspettando di capire e, se dovesse cambiare qualcosa all’ultimo momento, prenderemo delle decisioni. Il programma potrebbe cambiare giorno dopo giorno, ma noi faremo di tutto per posticipare o organizzare le gare, in ogni caso nel miglior modo possibile. Per farlo, ovviamente, sarà necessario rispettare le leggi di ciascun Paese“, la sua chiosa.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse