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Ciclismo

Giro d’Italia 2000, il trionfo di Stefano Garzelli con un gregario di extra-lusso: Marco Pantani…

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Garzelli

Sono passati ormai quasi venti anni. Era il 2000, il primo Grande Giro del Nuovo Millennio: al Giro d’Italia che ha preso il via dal Vaticano con uno spettacolare prologo in quel di Roma, ad imporsi è stato Stefano Garzelli. Successo più importante della carriera per il 46enne nativo di Varese: dopo stagioni vissute da gregario, appena avuta l’opportunità di giocarsela da capitano, in maglia Mercatone Uno è riuscito a far saltare il banco.

Un trionfo che viene ricordato ovviamente dallo scalatore nato in Lombardia, ma anche dall’Italia intera. Il tutto perché, a scortare verso il Trofeo Senza Fine non c’è stato un uomo qualunque, ma un gregario di extra-lusso: Marco Pantani. Condizioni di forma precarie per il Pirata che neanche un anno prima era stato sospeso per doping proprio nella Corsa Rosa, nell’ormai nota giornata di Madonna di Campiglio (con il trionfo già in tasca). La decisione di partecipare alla corsa è stata presa all’ultimo secondo: lo stato psicofisico non era però di quello dei giorni migliori, trovandosi a perdere secondi su secondi praticamente in ogni tappa.

Il cambio di passo arriva però nella frazione numero 19. In Maglia Rosa c’è Francesco Casagrande, ormai da dieci giorni, sempre più vicino ad imporsi. Sull’Izoard si scatena Pantani in supporto di Garzelli: il Pirata ne aveva per andar via, ma si limita a restare con il compagno di squadra, supportandolo e trascinandolo in cima, non lasciando scappar via Simoni. Il capitano della Mercatone Uno apprezza, ringrazia e si impone in vetta a Prato Nevoso. La giornata successiva, nella cronometro individuale del Sestriere, Garzelli agguanta la Maglia Rosa e vola verso il successo di Milano. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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