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Nuoto, Sun Yang sulla sua squalifica di 8 anni: “Sono sconvolto, lotterò fino alla fine e farò appello alla Corte suprema svizzera”

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Come è logico che sia ha destato scalpore la squalifica di otto anni comminata dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna al nuotatore cinese Sun Yang. La manomissione delle procedure antidoping è costata molto cara e a conti fatti sembrerebbe proprio che la carriera di Sun si sia chiusa qua.

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L’uso del condizionale è d’obbligo perché come, annunciato dallo stesso cinese, la spugna non è stata ancora gettata: “Ho appena finito di allenarmi ed ho sempre creduto nella mia innocenza. Sono sotto shock, arrabbiato e non riesco a capire la sentenza della Corte di Arbitrato dello Sport. Lotterò fino alla fine e farò appello alla Corte suprema svizzera“, le parole in estrema sintesi del pluricampione mondiale e olimpico dello stile libero in piscina.

La Federazione cinese, rattristata dalla notizia, ha fatto sapere che il loro riferimento è sempre quello della tolleranza zero al doping. A questo punto resta da capire cosa succederà, anche se appare assai improbabile che tutto possa essere messo in discussione. Indubbiamente, può sorridere la WADA, l’agenzia antidoping mondiale, che aveva portato all’attenzione del TAS il caso di Sun, ritenendo l’ammonizione comminata dalla Fina per la distruzione delle famose provette nel controllo antidoping assolutamente inadeguata.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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