Seguici su

Biathlon

Dorothea Wierer orgoglio italiano. Tre ori mondiali come Deborah Compagnoni, -1 dal record di Stefania Belmondo

Pubblicato

il

Schermo bianco, da dove iniziare? Non è facile esprimere concetti di senso compiuto perché la carica emotiva è tale che si rischia di essere poco chiari. Dorothea Wierer, quest’oggi, merita tanti aggettivi, da leggendaria a sublime, perché quanto ha compiuto sulle nevi di casa ad Anterselva (sede dei Mondiali di biathlon 2020) va ben al di là di ciò che possono definire le statistiche. L’11° successo in carriera, il 3° titolo mondiale, l’11ma medaglia ai massimi livelli e la quarta 15 km individuale del percorso agonistico fanno solo da didascalia a quel volto di “allegra agonia”.

L’oro iridato odierno è un condensato di emozioni uniche: il terzo e il quarto poligono perfetti, l’ultimo giro volando sugli sci stretti, trovando energie da non si sa dove, tanto tifo e tanto cuore. Oggi, ancora una volta, è stata la più forte perché, mentre le altre si scioglievano, lei illuminava la scena come il sole altoatesino, regalandosi un fantastico bis dopo l’inseguimento.

Dei dati, però bisogna darli, a completamento del discorso quasi poetico. Ebbene, il terzo sigillo mondiale proietta “Doro” molto in alto nella graduatoria delle fuoriclasse italiane con più titoli mondiali: un mito come Deborah Compagnoni è stata raggiunta, ora resta Stefania Belmondo (4). L’appetito vien mangiando e conquistare tre titoli iridati nella stessa edizione non è riuscito neanche alle due citate. La mass start (23 febbraio, ore 12.30), specialità nella quale è campionessa del mondo in carica, potrebbe davvero essere l’apoteosi.

A questo punto, guardando ancor più in là, la chiosa olimpica sarebbe il coronamento di una carriera. I Giochi Invernali a Pechino nel 2022 potrebbero rappresentare l’occasione per Wierer, rientrando nel club delle azzurre capaci di vincere tutto (Sfera di Cristallo, Mondiali e Olimpiadi). I nomi sono quelli di Gerda Weissensteiner (slittino) e di Arianna Fontana (short-track). Perché smettere di sognare?

 

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE DI BIATHLON

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: LaPresse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *