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Coronavirus, le scuole non riaprono: cosa succede? Si potrebbe andare in estate, tutti gli scenari

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Ansia, paura e terrore: sono queste le sensazioni che tutta l’Italia sta provando per l’epidemia del Coronavirus. Quasi 300 i contagi nel Bel Paese e un clima particolarmente teso in merito alle decisioni da prendere per fronteggiare un’emergenza di questo genere. Tiene banco anche il tema “scuole chiuse”. Come è noto, gli studenti sono stati i primi a essere stati “fermati” nella settimana dal 24 febbraio al 1° marzo e il timore è che questo stop possa prolungarsi. Emerge una criticità piuttosto seria, ovvero la validità dell’anno scolastico.

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Secondo quanto prevedono le leggi sull’ordinamento, in base all’art.74, comma 3, del D.Lgs. 297/94: “Allo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni”. Pertanto, qualora alcuni istituti non raggiungessero questa soglia si potrebbe parlare di anno “non valido”. Uno scenario, sulla carta, che potrebbe prefigurarsi nelle regioni nelle quali valgono le ordinanze di chiusura delle scuole, ovvero Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, il Ministero dell’Istruzione, ha emanato una nota (n.1000), che getta acqua sul fuoco in cui di dichiara esplicitamente: “Può tuttavia accadere […] che si verifichino eventi imprevedibili che inducano i Sindaci ad adottare ordinanze di chiusura delle sedi scolastiche. […] Al ricorrere di queste situazioni si deve ritenere che è fatta comunque salva la validità dell’anno scolastico, anche se le cause di forza maggiore, consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili, abbiano comportato, in concreto, la discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200“.

Per questa ragione, l’anno scolastico dovrebbe considerarsi salvo e, qualora l’allerta dovesse continuare, non è da escludere un posticipo del termine: “Le istituzioni scolastiche, soprattutto se interessate da prolungati periodi di sospensione dell’attività didattica, potranno valutare, a norma dell’art. 5 del DPR 275/99 (sull’autonomia, ndr) ‘in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’offerta formativa’, la necessità di procedere ad adattamenti del calendario scolastico finalizzati al recupero, anche parziale, dei giorni di lezioni non effettuati“, come precisato nella nota già citata. E’ doveroso prestare comunque attenzione, dal momento che la situazione è in evoluzione.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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