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Biathlon, Italia femminile verso i Mondiali di Anterselva con il dilemma staffetta. Servono risposte da Gontier e Sanfilippo

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La Coppa del Mondo 2019-2020 di biathlon ha potuto godere del fondamentale periodo di riposo di un paio di settimane riempito solamente dall’ennesimo successo dell’esibizione del World Team Challenge, e tutta l’attenzione si sposta ora verso queste fondamentali tre tappe nel mese di gennaio che precederanno i Mondiali di Anterselva. Il primo, duro, mese di competizioni per i professionisti della disciplina è stato superato ed ora è il momento di riprendere a gareggiare iniziando dalle due storiche tappe tedesche di Oberhof e Ruhpolding.

La stagione dell’Italia al femminile può, finora, essere vista da due prospettive ben differenti e, al contrario di quanto si possa pensare, la situazione è al momento tutt’altro che rosea. Lo spettacolo offerto in pista da Dorothea Wierer è infatti in grado di oscurare tutti i problemi che si celano alle sue spalle, sia riguardo alle altre atlete di Coppa, sia a quelle che dovrebbero riuscire a garantire un ricambio efficiente alle sopracitate. Nonostante chi scrive sia convinto che rivedremo la vera Lisa Vittozzi ben presto, non si può per ora giudicare che insufficiente il suo avvio di stagione, ed in vista dell’appuntamento iridato sarà fondamentale per l’Italia riuscire a ritrovare la massima efficacia prestazionale dalla sua atleta.

Dietro all’inattaccabile coppia di punte di diamante, però, c’è al momento un salto davvero enorme e quella che è recentemente sempre stata un’ottima carta in mano allo staff italiano come la staffetta femminile, sta faticando oltremodo a garantire non solo continuità, ma anche risultati di peso sulla gara secca. Dalla vittoria arrivata ad Hochfilzen nel 2018 il quartetto azzurro non ha più trovato il podio in sei occasioni e solamente due volte ha fatto meglio di decima. Un trend inquietante e da sovvertire al più presto, anche perché il pubblico della Südtirol Arena si aspetta un grande spettacolo quando tra una quarantina di giorni si arriverà ad Anterselva per l’evento clou della stagione.

Le attuali terza e quarta del movimento, l’altoatesina Federica Sanfilippo e la valdostana Nicole Gontier, non stanno attraversando un periodo semplice, soprattutto al tiro, e, tenendo conto delle prove di squadra, entrambe sono clamorosamente fuori dalle migliori 100 del circuito (e nelle ultime 20) in quanto a percentuali stagionali (70,3% e 67,7%). Un dato su cui è necessario riflettere parecchio, in quanto complica oltremodo le speranze di medaglie di una Nazione che avrebbe tutte le carte in regola per puntare in alto. Il potenziale di entrambe non è certamente questo ed a loro è richiesto in questo mese di gennaio uno sforzo extra per sistemare queste deludenti statistiche, al fine di garantirsi il posto nella staffetta femminile iridata.

Il problema attuale è che, al momento, non sembrano esserci alternative alla coppia sopraccitata, che quantomeno sugli sci riesce a competere degnamente con il livello della Coppa del Mondo. Alexia Runggaldier si era ben comportata nel weekend di IBU Cup della Val Ridanna a metà dicembre, ritrovando anche il podio, ma è incappata subito dopo in un malanno che ne ha stroncato immediatamente il morale. La recentissima tappa di Coppa Italia a Forni Avoltri (UD) ha riproposto, nella sprint, il confronto diretto tra Sanfilippo, Gontier e la ventottenne di Castelrotto, ma il risultato è stato schiacciante in favore delle attuali rappresentanti in Coppa. Al secondo posto nella competizione sopraccitata si è inserita la valdostana classe 1997 Michela Carrara, da tanti anni vicina ai piani alti, ma mai riuscita a compiere il definitivo step per via di numerosi problemi sia fisici che, soprattutto, al tiro. In questo inverno la condizione pare dignitosa e potrebbe essere importante garantirle un pettorale, magari in occasione di Ruhpolding, per testare l’attuale livello tra le big. Resta in ogni caso molto prematuro riuscire anche solo ad ipotizzare Michela Carrara convocata per la staffetta iridata già tra quaranta giorni, quindi l’attenzione dei tecnici deve restare focalizzato sulle attuali frazioniste.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: Nicolò Persico

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