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Australian Open 2020: Andreas Seppi lotta per cinque set, ma deve arrendersi a Stan Wawrinka

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Finiscono al secondo turno gli Australian Open 2020 di Andreas Seppi. L’altoatesino, a 35 anni, ingaggia un’altra delle battaglie che lo hanno reso famoso con lo svizzero Stan Wawrinka, numero 15 del seeding, ma stavolta è costretto alla resa per 4-6 7-5 6-3 3-6 6-4 dopo 3 ore e 38 minuti sulla Margaret Court Arena. Seppi, per la prima volta dal 2015, non sarà almeno al terzo turno dello Slam di Melbourne, mentre Wawrinka sfiderà l’americano John Isner, in un match sì classico, ma stranamente visto poche volte (4) sul circuito, in cui la prima e l’unica vittoria dell’elvetico risale al 2009. L’Italia è ora rappresentata, nel tabellone di singolare maschile, dal solo Fabio Fognini.

Nel primo set si assiste a quello che è un classico della carriera di Seppi, la sua partenza lenta. Wawrinka, però, dopo lo 0-3 propiziato in particolare da vari errori del suo avversario e, sulla palla break, da uno dei tipici rovesci a una mano, cala e consente all’azzurro di rientrare. Il controbreak arriva su una volée gestita davvero male dall’elvetico, e poi, sul 4-4, Seppi gioca un paio di gran punti, arriva ad avere la chance del 5-4 su dritto largo di Wawrinka e usa il dritto per portarla a casa. In pochi minuti il parziale è a favore dell’italiano per 6-4.

Il primo momento saliente del secondo set si verifica sul 2-3 per lo svizzero, che si guadagna tre palle break, cancellate da una prima esterna, da un dritto in arretramento di Seppi e da una sua buona prima centrale. Anche sul 3-4 il vincitore del torneo nel 2014 ha una chance, ma l’azzurro, di rovescio, sventa ancora il pericolo per poi strappare la battuta al suo avversario nel nono gioco. Seppi, però, gioca male nel proprio turno di servizio, contemporaneamente sale Wawrinka e in un lampo dal 5-4 per l’italiano si chiude sul 7-5 per lo svizzero.

Il terzo parziale si decide sostanzialmente in un’unica fase, e cioè a metà, quando, sul 2-3, una violenta risposta di dritto concede a Wawrinka due chance di break. La seconda è quella buona, con una risposta incrociata vincente di dritto che non lascia scampo a Seppi. L’inerzia del match è tutta dalla parte dell’elvetico, che si invola senza problemi verso il 6-3 e il vantaggio.

L’altoatesino, però, è duro a cedere: sul 3-2 del quarto set riesce a portare l’avversario ai vantaggi, solo per vedersi recapitati diversi servizi vincenti da destra da parte di Wawrinka. Sul 3-3, invece, da quattro le parità diventano sei, con ben quattro palle break a favore dello svizzero, che però non le sfrutta un po’ per meriti dell’italiano e un po’ per demeriti propri, in particolare sull’ultima occasione in cui mette lungo il dritto. In modo quasi inatteso, è Seppi a uscire rinfrancato, e con un paio di rovesci notevoli prima va a guadagnarsi il break del 5-3 e poi, nell’esaltazione, con due ace di fila trova 6-3 e quinto parziale.

Nel quinto set non succede nulla di rilevante fino al 3-3, quando Wawrinka, sul 30-0, improvvisamente commette un paio di errori e si vede giocare anche un altro bel punto da Seppi, che conquista il break con uno scambio lungo, come mai prima nell’incontro, da 24 colpi, superato due punti dopo da un 15 (ancora vinto dall’azzurro con molta fortuna) da 37 colpi. Sul 40-30, dunque palla del 5-3, l’altoatesino serve una prima fuori di pochissimi centimetri: parte da lì quello che diventa il parziale decisivo di 12 punti a 1 di Wawrinka, che recupera il break e poi si procura quello che, automaticamente, significa fine dell’incontro.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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