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Tiro a volo, il 2020 dell’Italia: la difficile impresa di eguagliare Rio 2016 e il dilemma del trap maschile

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Cinque medaglie, di cui 2 ori e 3 argenti: in pratica un bottino nobilissimo. Fu questo il bilancio straordinario del tiro a volo italiano alle Olimpiadi di Rio 2016, salutato con grande ammirazione da tutto lo sport azzurro dal momento che contribuì in maniera pesante (5 medaglie su 28) a tenere in alto nel medagliere il contingente tricolore nella spedizione brasiliana di tre anni e mezzo fa (chiusa poi al nono posto nella graduatoria per nazioni).

A poco meno di otto mesi dall’inizio dei Giochi di Tokyo 2020, la domanda che tutti si pongono è: gli shooters del Bel Paese saranno in grado di ripetersi? Sarà molto difficile, ma non impossibile. A preoccupare è la situazione del trap maschile, dove al momento non vi sono qualificati italiani per la kermesse a Cinque Cerchi, cosa questa che attualmente inficia anche la partecipazione azzurra alla gara di Mixed Team della Fossa Olimpica. Ma non tutto è perduto: in primis perchè v’è ancora un appuntamento – gli Europei del prossimo maggio in Francia – per qualificare almeno un tiratore in maniera diretta e in secundis poichè Mauro De Filippis occupa ad oggi la posizione numero uno nel ranking mondiale e questo gli consentirebbe di ottenere una carta di accesso all’evento olimpico secondo i criteri della Federazione Internazionale.

Il resto delle chance da potersi giocare lasciano invece grandi speranze. Trap femminile, skeet maschile e skeet femminile hanno infatti centrato il primo obiettivo di presentarsi nella terra del Sol Levante a organico pieno, con due rappresentati per specialità. La fossa olimpica femminile sta sicuramente meglio di quattro anni fa: Jessica Rossi ha vissuto un quadriennio in crescendo e di fianco a lei è sbocciato il talento di Silvana Stanco.

Lo skeet maschile vedrà sicuramente nel defending champion Gabriele Rossetti la prima punta di una formazione ancora in cerca del suo secondo violino, data l’elevata concorrenza fra Tammaro Cassandro, Luigi Lodde e Riccardo Filippelli. Lo skeet femminile –  infine – si affiderà ancora una volta alla qualità elevata del duo Bacosi-Cainero, che a Rio seppe esaltare ed esaltarsi in una doppietta oro e argento senza precedenti nel duello contro le rappresentanti americane.

Rivincere è sempre più difficile di vincere, ma sognare è assolutamente lecito.

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Foto: Zangirolami

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