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Sci di fondo, 14° Tour de Ski femminile: Therese Johaug può essere battuta?

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Nel fine settimana prenderà il via da Lenzerheide la prova multi stage per eccellenza dello sci di fondo, ovvero il Tour de Ski, passaggio cruciale nella corsa alla Sfera di cristallo ed appuntamento ormai fisso delle vacanze natalizie.

Per questo 2019-2020 la grandissima favorita appare essere Therese Johaug, già vincitrice dell’evento rispettivamente sei e quattro anni fa. La fenomenale norvegese tornerà a disputare la manifestazione per la prima volta dopo l’ultimo successo, in quanto nel 2016-2017 e nel 2017-2018 era assente a causa della controversa squalifica dovuta all’utilizzo del Trofodermin, mentre l’anno scorso era mancata per scelta.

Dunque, Johaug ha vinto l’ultima edizione a cui ha presto parte e, per quanto visto sinora in stagione, la principale (se non unica) alternativa sembrerebbe essere la connazionale Heidi Weng. Per la ventottenne scandinava sarà fondamentale guadagnare quanto più terreno possibile nelle sprint rispetto alla compatriota. Nel qual caso, potrebbe avere una chance di combattere contro la scatenata Therese. Più limitate le chance di tutte le altre atlete, con le varie Jessica Diggins, Natalia Nepryaeva e Krista Pärmäkoski che – sulla carta – sembrerebbero destinate a lottare per piazzamenti di prestigio.

Quella alle porte sarà la XIV edizione del Tour de Ski, manifestazione che nacque nell’inverno 2006-2007 ed aprì ad una rivoluzione interna allo sci di fondo. L’evento ha infatti i connotati di una corsa a tappe ciclistica, in quanto lega i risultati di una serie di competizioni al fine di stilare una classifica finale. Cionondimeno, per restare nella galassia delle discipline nordiche, sarebbe più giusto presentarla come un’imitazione della popolarissima e ben più antica Tournée dei 4 Trampolini di salto con gli sci, che per di più si tiene in contemporanea.

Nel corso degli anni il Tour de Ski ha poi dato vita a svariati figli più o meno legittimi, come le prove multistage di tre giorni, oppure la sua copia nordamericana (andata in scena nel 2015-2016) e quella scandinava (che vedremo per la prima volta fra poche settimane).

In questo 2019-2020 il Tour de Ski ha in programma sette tappe divise in tre località. Partenza da Lenzerheide (Svizzera), dove sono previste due gare a skating, una mass start di 10 km ed una sprint. Dopodiché ci si sposterà in Italia, a Dobbiaco, sulle cui piste andranno in scena una 10 km a skating contro il cronometro e un inseguimento di 10 km in alternato. Infine ci si trasferirà in Val di Fiemme, dove si terranno una mass start di 10 km a tecnica classica, una sprint a tecnica classica e la scalata Cermis.
Riguardo alla scalata finale va rimarcato come sia prevista una novità assoluta. Per la prima volta le fondiste non partiranno sulla base dei distacchi accumulati in classifica, bensì tutte in contemporanea. La modifica è stata studiata dalla Fis per tentare di generare più spettacolo e pathos. Ammesso che ciò avvenga davvero, il rovescio della medaglia della decisione sarà quello di complicare la comprensione degli eventi da parte dello spettatore. Infatti se fino ad oggi l’atleta che tagliava per prima il traguardo del Cermis era automaticamente la vincitrice del Tour de Ski, da quest’anno potrebbe essere necessario fare i calcoli a seconda del gap in classifica generale alla partenza della tappa conclusiva.

In tema di calcoli, bisognerà attendersi stravolgimenti nella graduatoria di Coppa del Mondo. Infatti, come d’abitudine, il Tour de Ski assegnerà un numero enorme di punti, secondo il consueto sistema di punteggio della manifestazione. Dunque al termine di ogni tappa la prima riceverà 50 punti, la seconda 46, la terza 43, la quarta 40, la quinta 37, la sesta 34, la settima 32, l’ottava 30, la nona 28, la decima 26, l’undicesima 24, la dodicesima 22, la tredicesima 20, la quattordicesima 18, la quindicesima 16, la sedicesima 15 e via a scalare di uno sino alla trentesima, che otterrà 1 punto.

Chiaramente saranno inoltre distribuiti punti di Coppa del Mondo anche sulla base della classifica finale del Tour de Ski, quadruplicando quelli dell’abituale sistema FIS. Pertanto la vincitrice della manifestazione riceverà 400 punti, la seconda 320, la terza 240, la quarta 200, la quinta 180, la sesta 160, la settima 144, l’ottava 128, la nona 116, la decima 104, l’undicesima 96, la dodicesima 88, la tredicesima 80, la quattordicesima 72, la quindicesima 64, la sedicesima 60 e via a scendere di quattro sino alla trentesima, che raccoglierà 4 punti.

Venendo all’albo d’oro della manifestazione, nel settore femminile le tredici edizioni andate sinora in scena hanno avuto sette vincitrici diverse. Fra di esse svetta Justyna Kowalczyk. Nell’arco della sua carriera la polacca ha infatti conquistato ben 4 edizioni del Tour de Ski, peraltro consecutive (2010, 2011, 2012, 2013). Una terzetto di atlete ha invece primeggiato 2 volte. Si tratta della finlandese Virpi Kuitunen (2007, 2009), nonché delle norvegesi Therese Johaug (2014, 2016) e Heidi Weng (2017, 2018).

Infine hanno ottenuto 1 successo la svedese Charlotte Kalla (2008), la norvegese Marit Bjørgen (2015) e la norvegese Ingvild Flusgstad Østberg (2019). Dunque nessuna affermazione per l’Italia, che però nel corso degli anni ha raccolto tre podi. Arianna Follis si è piazzata al posto sia nel 2008 che nel 2010, mentre Marianna Longa a sua volta ha concluso terza nel 2011. Guardando alle azzurre in attività, invece, nessuna è mai riuscita a far breccia nella top ten.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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