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Russia esclusa da Tokyo 2020, un possibile vantaggio per l’Italia nelle qualificazioni olimpiche. I possibili scenari

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La Russia è stata estromessa dalle Olimpiadi di Tokyo 2020, il Comitato Esecutivo della WADA ha deciso di escludere questo Paese dai prossimi Giochi: non ci sarà la bandiera bianco-blu-rossa e non suonerà l’Inno in caso di vittoria. La notizia sposta indubbiamente diverse pedine nel complesso scacchiere a cinque cerchi e modifica diversi scenari nel percorso di qualificazione alla rassegna a cinque cerchi ma va precisato che alcuni atleti russi potrebbero partecipare come “indipendenti e neutrali” nel caso in cui dimostrassero di non avere rapporti col complesso e discusso sistema doping della Nazione.

L’Italia potrebbe beneficiare di questa esclusione durante il percorso di qualificazione alle Olimpiadi. Ad esempio la squadra di ginnastica artistica maschile è stata la prima esclusa ai Mondiali 2019 e dunque la nostra formazione potrebbe essere ripescata (Marco Lodadio e Ludovico Edalli sono già ammessi come individualisti). Si semplificherebbero sensibilmente i percorsi di qualificazione per il Setterosa (la Nazionale di pallanuoto femminile può staccare il pass agli Europei di gennaio o tramite un torneo mondiale in primavera) e per la scherma in tutte le armi, l’arco femminile avrebbe una chance in più, maggiori possibilità anche nel nuoto sincronizzato (la Russia è una potenza, libererebbe una quota) e nel basket 3×3 dove ci sarebbe un posto in più che faciliterebbe la missione dell’Italia femminile, già Campionessa del Mondo nel 2018.

Staremo a vedere quello che realmente succederà, come le varie Federazioni si comporterannno nei confronti dei singoli atleti e come questi ultimi dimostreranno di non avere avuto legami e rapporti col sistema doping. Situazione ingarbugliata che si definirà soltanto nei prossimi mesi, va ricordato che la Russia può presentare ricorso entro 21 giorni.

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Foto: Simone Ferraro/FGI

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