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I giovani italiani emergenti del 2019 – Oscar OA Sport: Jannik Sinner fa sognare, Lombardo esplode, Pilato vola

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Il 2019 ha sicuramente regalato nomi nuovi all’Italia dello sport, atleti esplosi nel corso di questa stagione su cui possiamo puntare per il prossimo futuro, promesse che sono sbocciate e che hanno ottenuto risultati importanti. L’Italia si coccola alcune nuove stelle che si sono affacciate sul panorama internazionale e che hanno subito fatto la differenza, elementi che potrebbero farsi valere nei prossimi anni e che si sono consacrati per la prima volta negli ultimi dodici mesi. OA Sport premia le migliori rivelazioni italiane dell’anno.

 

OSCAR OA SPORT 2019, MIGLIOR GIOVANE ITALIANO EMERGENTE:

PRIMO POSTO – JANNIK SINNER:

L’Italia potrebbe avere trovato il Messia del tennis, l’uomo che stava aspettando da tempo immemore, il fuoriclasse capace di vincere il tanto agognato Slam, il Predestinato che può concretamente aspirare al numero 1, il ragazzo venuto dal futuro che può riscrivere la storia e scrivere pagine apocalittiche. A inizio anno stazionava nei pressi della 500esima posizione del ranking ATP, era un quasi signor nessuno agli occhi del grande pubblico, era solo una promessa che doveva dimostrare ancora tanto, una timida speranza per tutto il movimento e un grande sogno per tutti gli appassionati. Nel giro di pochi mesi è diventato il giovane emergente per eccellenza dello sport italiano, capace di ritagliarsi uno spazio importante e di guardare con ottimismo al prossimo futuro.

L’altoatesino chiude l’anno addirittura tra i migliori 80 giocatori al mondo, ad appena 18 anni è esploso in maniera perentoria vincendo le Next Gen ATP Finals a Milano oltre a giocare le semifinali del Torneo ATP di Anversa e a qualificarsi al primo turno di uno Slam (US Open). Si sogna in grande nel 2020, si riparte dagli Australian Open con l’ingresso diretto nel tabellone principale senza dover passare dalle qualificazioni: Jannik Sinner vuole regalare emozioni a tutta l’Italia.

 

SECONDO POSTO – MANUEL LOMBARDO:

Primo italiano nella storia a vincere il Masters di fine stagione nel judo. L’impresa del 21enne torinese è arrivata a metà dicembre e ha messo la ciliegina sulla torta a questa annata straripante per l’azzurro che, da Campione del Mondo juniores, ha saputo imporsi in una prova del Grande Slam (ad Abu Dhabi) e conquistare poi il prestigioso torneo dei Maestri incamerando anche 1800 punti che lo spediscono in testa al ranking di qualificazione alle Olimpiadi 2020. Si sapeva che il piemontese aveva il giusto talento per emergere a livello internazionale ma era difficile immaginare una crescita così repentina e un 2019 di questa qualità condito anche dal quinto posto ai Mondiali e dalla seconda posizione nel Grande Slam di Brasilia: l’Italia ha trovato una nuova grande promessa per gli eventi internazionali, mina vagante ai prossimi Giochi a cinque cerchi dove sicuramente cercherà di essere protagonista.

 

TERZO POSTO – VITO DELL’AQUILA:

Il ragazzo che riporta l’Italia del taekwondo alle Olimpiadi dopo la pesante assenza di Rio 2016. Il pugliese stacca il pass per i Giochi confermandosi tra i grandi del ranking internazionale al termine di una stagione strepitosa in cui ha ancora una volta dimostrato il suo infinito talento a suon di colpi potenti, precisi, travolgenti in grado di mettere in crisi qualsiasi avversario. Il 19enne di Mesagne, paese in cui questo sport è una religione visto che vi è nato anche Carlo Molfetta, è Profeta in Patria e agli Europei di Bari trionfa in maniera perentoria da autentico padrone della categoria fino a 58 kg. Il pass a cinque cerchi arriva in occasione del Grand Prix Final di Mosca, a inizio dicembre vince la competizione tra i migliori atleti del pianeta e riporta l’Italia ai vertici. Un 2019 da incorniciare e che proietta Vito Dell’Aquila tra i grandi del taekwondo, peccato soltanto per la precoce eliminazione ai Mondiali.

 

QUARTO POSTO – ELENA MICHELI:

Una delle più sbalorditive, sorprendenti e inattese rivelazioni di questa stagione. Ha soltanto 20 anni, viene da Roma e in maniera incredibile ha conquistato la medaglia d’argento ai Mondiali nel pentathlon. La tradizione del “soldato moderno”, l’atleta in grado di competere in maniera significativa in cinque sport differenti (nuoto, scherma, equitazione, corsa, tiro), è rinvigorita da questa meravigliosa ragazza che ha sempre creduto nelle sue potenzialità e che ha staccato anche il pass per le Olimpiadi. A Tokyo si volerà per sognare, ora bisognerà confermarsi ai vertici dopo aver incantato con una prova encomiabile durante la rassegna iridata.

 

QUINTO POSTO (EX AEQUO) – SIMONE ALESSIO e BENEDETTA PILATO:

Questa classifica doveva essere una top-5 ma va assolutamente allargata a sei giovani promesse visti i risultati ottenuti dagli azzurri in questa annata di elevato respiro internazionale. Simone Alessio e Benedetta Pilato hanno vinto medaglie ai Mondiali, lo hanno fatto in due specialità che non sono inserite nel programma olimpico ma questo aspetto toglie poco o nulla alle loro imprese che sono state semplicemente strepitose.

Il 19enne è diventato il primo italiano capace di laurearsi Campione del Mondo nel taekwondo, si è imposto tra i 74 kg e poi è passato agli 80 kg conquistando un bel bronzo agli Europei casalinghi: l’azzurro potrà sicuramente cercare la qualificazione alle Olimpiadi e magari essere una mina vagante. La 14enne ha semplicemente incantato ai Mondiali di nuoto, si è messa al collo un magico argento sui 50 metri rana e poi ha vinto gli Europei in vasca corta con tanto di record nazionale. Siamo al cospetto di due magnifiche promesse in grado di fare saltare il banco tra i grandi in un prossimo futuro.

 

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Foto: Valerio Origo

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