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Golf: il ranking mondiale a fine anno. Il 2019 ha riportato McIlroy vicino a Koepka e Tiger Woods in top-10. Francesco Molinari 14°, Laporta in rampa di lancio

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Andando a vedere il ranking mondiale di golf, il celebre OWGR, si nota quanto siano stati rilevanti i cambiamenti arrivati in questo 2019 sia tra i primi cento che per quanto riguarda il discorso relativo agli italiani.

L’unica cosa che non cambia riguarda il numero 1: Brooks Koepka, l’autentico dominatore dell’anno, vincitore di tre degli ultimi sette Major, secondo in altri due e quarto all’Open Championship: una costanza di altissimo rendimento oltremodo rimarcata dalla vittoria al WGC-FedEx St. Jude Invitational, altro pezzo da novanta della sua estremamente positiva annata. Eppure, la sua prima posizione sarà in serio pericolo nel 2020.

Il merito è tutto di Rory McIlroy: il nordirlandese, che alle Olimpiadi gareggerà in quota Irlanda, si è rimesso in carreggiata quasi ovunque, con i soli Major come punto debole di un 2019 che lo mette comunque di nuovo al centro delle attenzioni del golf mondiale. Quattro i tornei portati a casa: il Players, il Canadian Open, il Tour Championship in chiave PGA e il WGC-HSBC Champions, oltre a due secondi posti, un terzo e dodici ulteriori piazzamenti tra la quarta e la decima posizione, con due soli tagli (uno dei quali, però, dolorosissimo, all’Open Championship).

Per quel che riguarda il terzo, vale sempre un discorso: non è una questione di se, ma di quando Jon Rahm vincerà il suo primo Major. In particolare, lo spagnolo è riuscito a tirar fuori un finale di 2019 a livelli mostruosi: tre vittorie (tra cui quella a Dubai nell’evento finale dell’European Tour), tre secondi posti, due terzi e tanti altri piazzamenti di valore tra cui l’11° all’Open Champinoship lo hanno messo di prepotenza sulla strada che potrebbe portarlo a ripercorrere le orme di Sergio Garcia, senza al momento voler scomodare la leggenda di Seve Ballesteros.

Con Justin Thomas quarto e Dustin Johnson quinto, si è riaffacciato in top ten Tiger Woods, che chiude l’anno da numero 6 (da 13 che era) e con un Major in più, quel Masters che ha visto un’intera folla tributargli un tifo che poche volte si vede nel golf. In silenzio, però, dal numero 18 al numero 7 si è issato Patrick Cantlay, che è a questo punto in piena lotta per il quarto posto riservato agli Stati Uniti nelle Olimpiadi di Tokyo 2020 (gli americani possono avere questi quattro uomini perché classificati nei primi 15, condizione necessaria perché ciò accada). Chi, invece, ha perso parecchio terreno è Justin Rose, ancora una volta a secco di Major e con alle spalle il solo Farmers Insurance Open a inizio anno.

Due sono i fuoriusciti dai primi dieci: Bryson DeChambeau e Francesco Molinari, che da numeri 5 e 7 di fine 2018 si ritrovano 13° e 14°. L’annata dell’americano non è stata all’altezza del suo esplosivo 2018, mentre un discorso a parte va fatto per “Chicco”, che ha iniziato l’anno in maniera spettacolare, con la vittoria all’Arnold Palmer Championship, ma il cui destino è stato segnato in grande misura dalle seconde nove buche dell’ultimo giro al Masters, che ha guidato per larghissimi tratti. Di lì ha un po’ perso lo smalto avuto fino a quel momento, mostrando comunque la propria natura di campione all’Open Championship, quando nell’ultimo giro è riuscito a sfiorare la top ten (11° posto) con una clamorosa rimonta.

Dei tanti nomi nei primi cento, quello di Bernd Wiesberger, passato dal numero 185 al numero 22 a 34 anni, è senza dubbio un altro bel segnale, perché la sua è una parabola di viaggio all’inferno e ritorno. L’austriaco era crollato, infatti, fino al numero 378 a metà 2019, per poi risalire prepotentemente con tre vittorie nell’anno e sfiorare il ruolo di leader dell’European Tour, strappatogli solo all’ultimo da Rahm. Siedono poco più avanti (ai numeri 17 e 19) gli altri due vincitori Major dell’anno, l’americano Gary Woodland e l’irlandese Shane Lowry, l’uno al culmine di una comunque buona carriera, l’altro trionfatore al Royal Portrush come nemmeno nei suoi sogni avrebbe immaginato, con l’intera folla irlandese ad acclamarlo e scene tra la commozione e i fiumi di birre per festeggiare.

Ci sono tre nomi cui bisogna fare particolare attenzione per il futuro, arrivati prepotentemente dal basso appena passati professionisti: gli americani Collin Morikawa e Matthew Wolff e il norvegese Viktor Hovland, giovani che vogliono già dal prossimo anno dare battaglia contro i grandi nomi e già capaci di dare loro dei dispiaceri (per informazioni, chiedere a DeChambeau, o meglio alla sua espressione dopo esser stato beffato da Wolff al 3M Open). Insieme a loro, è da registrare la clamorosa risalita di Brendon Todd, balzato con due tornei vinti in un attimo dai bassifondi della classifica al numero 70 attuale. L’altra faccia della medaglia, invece, è Phil Mickelson che esce per la prima volta dopo 26 anni dai primi 50.

Capitolo Italia: Andrea Pavan conferma di voler ancora dare un validissimo apporto al golf azzurro, mettendosi alle spalle un bel 2019 da numero 74 del mondo, con una vittoria al BMW International Open, un terzo posto in Repubblica Ceca e altri tre piazzamenti tra i primi dieci. L’esplosione, però, è arrivata a opera di Guido Migliozzi, che a un certo punto era diventato anche il terzo italiano in top 100, prima di scendere al numero 112, da cui darà l’assalto a nuove soddisfazioni dopo i due tornei vinti e qualcosa che vale anche più della classifica: la capacità di saper gareggiare con i migliori dell’European Tour. Francesco Laporta, invece, con un grande anno sul Challenge Tour si è ripreso la carta, più di 440 posizioni e il numero 124, e promette scintille per l’anno che verrà.

Andiamo ora a vedere la situazione dell’OWGR per quanto riguarda i primi 10 e gli italiani (nel caso di questi ultimi potrebbe ancora esserci qualche movimento dato da tornei in corso in giro per il mondo).

TOP 10
1 USA Brooks Koepka 10.8265
2 NIR Rory McIlroy 9.6472
3 ESP Jon Rahm 8.3391
4 USA Justin Thomas 7.3370
5 USA Dustin Johnson 7.2586
6 USA Tiger Woods 6.7926
7 USA Patrick Cantlay 6.4791
8 ENG Justin Rose 6.3874
9 USA Xander Schauffele 5.8754
10 ENG Tommy Fleetwood 5.7459

TOP 10 ITALIA
14 ITA Francesco Molinari 4.8086
74 ITA Andrea Pavan 1.9099
112 ITA Guido Migliozzi 1.4662
123 ITA Francesco Laporta 1.3239
270 ITA Renato Paratore 0.6576
337 ITA Edoardo Molinari 0.5314
358 ITA Nino Bertasio 0.5015
368 ITA Lorenzo Gagli 0.4880
436 ITA Edoardo Raffaele Lipparelli 0.3975
502 ITA Lorenzo Scalise 0.3382

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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