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Basket, Ettore Messina: “Olimpia oltre le attese in Europa. NBA ed Eurolega non devono copiarsi”

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Il basket italiano ha riaccolto in questa stagione Ettore Messina, allenatore e presidente dell’Olimpia Milano. L’ex assistente dei San Antonio Spurs è stato intervistato da La Stampa, dove ha parlato del suo primo approccio con la società Olimpia: “Non sapevo che cosa aspettarmi, nè volevo fidarmi dei sentito dire. Sono molto contento delle persone che mi circondano in campo e fuori. Parlare bene del signor Armani è pleonastico, però è stata davvero molto soddisfacente anche l’accoglienza che ho ricevuto”.

Una valutazione sull’attuale stagione dell’Olimpia Milano: “Oltre le attese in Eurolega, un paio di troppe sconfitte invece in Serie A. Dividersi tra campionato e coppa è difficile per tutti, vedi anche CSKA, Real e Fenerbahce. Ci sta lasciare qualcosa per strada”. 

La società gli ha chiesto di vincere subito?: “No, altrimenti non ci sarei venuto. Al Real Madrid rinunciai a due anni di contratto perchè dicevano che contava solo vincere. A Milano è diverso, poi essere coach e anche presidente aiuta”.

Tra le sorprese di questo inizio di stagione milanese c’è sicuramente un ritrovato Amedeo Della Valle: “Gli ho sempre parlato con sincerità, dicendogli che secondo me doveva cambiare alcune cose. C’è riuscito ed è tutto merito suo. E’ la prova che, anche da giocatori fatti e finiti, si può sempre crescere e migliorare tecnicamente, fisicamente e mentalmente”. 

Messina parla di NBA ed Eurolega: “Splendide e utili entrambe, ma diversissime. L’importante è che l’una non cerchi di scimmiottare l’altra”.

In campionato la Virtus Bologna è prima ed imbattuta, ma Messina non è stupito: “Magari non mi sarei aspettato dieci vittorie su dieci, ma hanno tutto per fare bene. Squadra forte, un grande allenatore, dirigenti, società, tradizione e storia”.

Messina è stato anche CT dell’Italia e ha parlato del Preolimpico a Belgrado degli azzurri: “Sulla carta sembra una missione impossibile. Per questo è ancora più intrigante”.

Il basket italiano è in crisi da anni e Messina espone chiaramente uno dei motivi di questo momento: “Le cause sono tante. Ne dico soltanto una emblematica. Anni fa la Lega italiana stabilì che le squadre di vertice potevano anche non avere un settore giovanile. Questo è il risultato”. 

Sul futuro dei giovani: “I ragazzi di oggi sono molto meno sicuri anche nella vita di tutti i giorni rispetto a 50-60 anni fa e hanno anche molto dubbi, alimentati da una società che non li aiuta. In Italia poi lo sport nelle scuole è un disastro. Partire da lì sarebbe già un passo importante”. 

 

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Credit Ciamillo

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