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Rugby femminile: Italia-Giappone 17-17, le azzurre non convincono nell’esordio stagionale

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Pareggia 17-17 l’Italdonne nel match d’esordio stagionale contro il Giappone a L’Aquila. Match influenzato dal terreno pesante e dalla pioggia, dove le azzurre di Di Giandomenico faticano a trovare la quadra, segnano due mete con Stefan e una con Cammarano, ma si fanno rimontare e devono accontentarsi di un deludente pareggio.

Avvio di marca nipponica, con le giapponesi che controllano l’ovale per molti minuti, ma con la difesa azzurra che difende molto bene. Dopo il lungo possesso ecco che un pallone perso in avanti dà il primo possesso alle azzurre che conquistano una punizione e risalgono il campo. Ovale perso anche dall’Italia, su un terreno pesante, e di nuovo Giappone che ha la chance in attacco. E dopo otto minuti di gioco ecco che al largo il pallone arriva alla trequarti nipponica che schiaccia per la prima meta con l’ala Taniguchi, vantaggio nipponico. Molta confusione palla in mano in campo, con le ospiti che insistono in fase offensiva, ma un banale velo regala l’ovale alle azzurre, chiamate a cambiare marcia. Fallose le nipponiche e Italia che migliora il proprio possesso e con una maul devastante arriva vicinissima alla linea di meta, ma c’è un doppio movimento, occasione persa. Al 18′ bello spunto di Sofia Stefan e punizione per l’Italia che va nuovamente in touche. Ancora un fallo nipponico e cartellino giallo che lascia il Giappone in 14 per dieci minuti. E arriva subito la meta di Stefan per il pareggio. Italia che ha alzato nettamente il baricentro del suo gioco, mentre soffrono in difesa le giapponesi, anche se il terreno e l’ovale scivolosi non aiutano il bel gioco. E dopo una lunghissima azione italiana, con le azzurre che hanno faticato a sfondare, al 35′ la diga nipponica crolla ed è nuovamente Stefan a sfondare al largo: vantaggio azzurro con Sillari a trasformare per il +7. Reazione del Giappone e al 39′ occasione d’oro a pochi metri dalla linea di meta, ma è l’intervento in extremis di Maria Magatti a salvare una meta ormai fatta. A tempo praticamente scaduto arriva la marcatura di Abe e si va al riposo sul 12-10 per l’Italia.

Soffre un po’ troppo l’Italia ad inizio ripresa, con le azzurre che ancora faticano a costruire azioni interessanti palla in mano. Italia che prova a dare un po’ più di ritmo al gioco, ma sbagliano una touche offensiva, altra occasione sprecata. Fallosissime le nipponiche e Barattin e compagne possono guadagnare agilmente metri per provare a chiudere un match che le azzurre dominano, ma faticano a portare a casa. E al 56′ è Cammarano a sfondare con la maul e azzurre che possono allungare. Subito dopo l’Italia alza troppo il piede dall’acceleratore, un paio di falli di troppo ed alla fine un paio di placcaggi troppo morbidi portano alla meta nipponica per il pareggio con Saito. Azzurre calate molto nella seconda metà della ripresa, con l’Italia che fatica a trovare la quadra e Giappone più convincente. Rischiano grosso le padrone di casa e solo un in avanti ad un metro dalla linea di meta le salva. Al 77′ calcio da dentro l’area di meta di Beatrice Rigoni stoppato, lo stesso centro annulla, salvando il risultato. La ripresa è stata molto deludente da parte delle azzurre, che portano a casa un brutto pareggio all’esordio stagionale.

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Foto: Lorenzo Di Cola – LPS

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