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Pattinaggio Artistico

Pattinaggio di figura, Cup Of China 2019: il riscatto di Matteo Rizzo, l’incubo del lutz nel singolo femminile. Le impressioni della quarta tappa del Grand Prix

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Non è stata una tappa semplice la Cup Of China 2019, quarto appuntamento della venticinquesima edizione del Grand Prix di pattinaggio di figura, andata in scena la scorsa settimana presso l’Hauxi Culture and Sports Center di Chongqing (Cina).

In generale il livello dei partecipanti è risultato più basso rispetto agli appuntamenti precedenti; tuttavia non sono mancate emozioni e spunti di riflessione. Per ciò che concerne i colori azzurri il terzo posto conquistato da Matteo Rizzo nell’individuale maschile è stata una vera e propria boccata d’ossigeno. Dopo la batosta di Skate Canada serviva infatti un segnale di riscatto, arrivato fortunatamente subito seppur con qualche rammarico.

L’atleta delle Fiamme Azzurre infatti ha conquistato la terza piazza commettendo due errori sanguinosi nei due segmenti, nello specifico cadendo nel triplo lutz, e quindi compromettendo la combinazione dello short, e nel triplo axel singolo nel programma libero: due defaillance che, punti alla mano, hanno impedito all’allievo di Franca Bianconi di raggiungere una seconda posizione più che alla portata, ottenuta invece dal cinese Han Yan, il quale ha approfittato dei passaggi a vuoto dei partecipanti più forti sfoderando prove senza quadrupli ma impreziosite da tripli di notevole qualità. La vittoria è invece andata a un (forse) ritrovato Jin Boyang, a cui va dato il merito di avere eseguito, oltre che quadruplo toeloop/doppio toeloop, un quadruplo lutz da manuale, privo di pre-rotazione e con un filo d’ingresso perfetto.

Ed è stato proprio il lutz l’assoluto protagonista della gara femminile, vinta dalla russa Anna Shcherbakova che, appunto, si è vista chiamare nel salto in questione dal pannello la chiamata di filo non chiaro (“!”) nei due quadrupli (di cui uno combinato con il triplo lutz) e nel triplo in combinazione con il triplo rittberger, penalizzazioni che hanno di fatto depotenziato nettamente il valore dell’intero programma della pattinatrice allenata da Eteri Tutberidze che ha staccato il pass per la Finale con il punteggio di 226.04, inferiore non solo a quello registrato fino a questo momento dalle compagne di allenamento Alexandra Trusova (241.02 a Skate Canada) e Alena Kostornaia (236.00 agli Internationaux De France) ma anche a quello della nipponica Rika Kihira (230.22 a Skate Canada). Un campanello d’allarme che non lascerà certamente indifferenti gli allenatori dell’atleta, decisamente i migliori di tutto il panorama per ciò che concerne il settore femminile

Il triplo lutz singolo, arrivato in modo falloso, ha inoltre impedito ad Elizaveta Tuktamysheva di raggiungere, salvo sorprese clamorose, il capoluogo piemontese. L’allieva di Alexei Mishin è stata astuta nel riproporre il programma libero della scorsa edizione spingendo tantissimo sul lato tecnico, sfoggiando due tripli axel di cui uno con doppio toeloop, la sequenza con bonus triplo lutz/doppio axel e la combinazione acchiappapunti doppio axel/triplo toeloop/doppio toeloop. Elementi di grande peso che tuttavia non sono bastati per agguantare Satoko Miyahara. La nipponica adesso si giocherà l’accesso alla quinta Finale consecutiva proprio in Russia, scontrandosi non tanto con l’imprendibile Alexandra Trusova bensì con Evgenia Medvedeva e Mariah Bell. Malgrado le doti indiscusse dell’esperta atleta giapponese, che fa delle components il suo punto di forza, sarà davvero un peccato non vedere Tuktamysheva a Torino, dove andrà probabilmente in scena una lotta a colpi di tripli axel e quadrupli in quella che si preannuncia una delle gare più attese degli ultimi anni.

La prova della coppie d’artistico ha confermato il dominio indiscusso dei padroni di casa Wenjing Sui-Cong Han che, un po’ come Papadakis-Cizeron nella danza, sembrano non avere rivali in questa annata sportiva, soprattutto dopo l’anno sabbatico dei francesi Vanessa James e Morgan Ciprès e dei russi Natalia Zabiiako-Alexander Enbert. Tra le mura amiche i vicecampioni olimpici hanno confezionato due programmi di altissimo profilo, sforando quota 230 nel totale, staccando di quasi trenta punti i connazionali Cheng Peng-Yang Jin, apparsi comunque in crescita costante dopo l’exploit dello scorso anno.

Viste le circostanze è da considerarsi positiva la tappa di Nicole Della Monica e Matteo Guarise, tornati da pochissimo tempo a pieno regime dopo l’infortunio subito da Nicole alla spalla destra durante l’estate; con tutti i problemi del caso, emersi soprattutto nel programma libero, gli atleti di Cristina Mauri hanno chiuso al quarto posto con 182.88 punti, facendo ben sperare per le competizioni più blasonate: Nicole e Matteo infatti potranno giocarsi delle carte interessanti ai Campionati Europei, in cui si confronteranno visto l’assenza dei francesi principalmente con le tre coppie russe.

Una sorpresa importante è arrivata anche nella danza, non tanto per la vittoria di Victoria Sinitsina-Nikita Katsalapov ma per il quasi riuscito ribaltone degli statunitensi Madison Chock-Evan Bates, secondi con 208.55 dopo una free dance di livello altissimo caratterizzata ad un grado di esecuzione stellare in tutti e nove gli elementi pianificati. Un risultato inaspettato per i danzatori del team di Dubreuil-Lauzon che, in virtù del risultato, hanno ottenuto il biglietto per le Finali, dove potrebbero addirittura soffiare la leadership in termini gerarchici ai compagni di squadra Madison Hubbell-Zachary Donohuenon particolarmente in palla nelle prime due tappe della serie.

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Foto: LaPresse

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