Seguici su

Ciclismo

Ciclismo su pista, Coppa del Mondo Minsk 2019: Letizia Paternoster argento nell’omnium nella giornata di Filippo Ganna

Pubblicato

il

Un’ultima giornata da sogno che si è conclusa nel modo migliore per la Nazionale italiana di ciclismo su pista nella prima tappa della nuova Coppa del Mondo, in quel di Minsk (Bielorussia).

Oggi ovviamente tutti i fari sono stati puntati su Filippo Ganna: il piemontese ha messo in scena un vero e proprio show prendendosi al mattino il Record del Mondo dell’inseguimento individuale, migliorandolo poi in finale, agguantando ovviamente il successo. Un 4:02.647 mostruoso, vicino al muro dei 4′ (che è difficile da raggiungere anche per alcuni quartetti), ad una media che va a sfiorare i 60 km/h. Sul podio, a fare da comparse, il britannico John Archibald (addirittura raggiunto da Ganna nell’ultimo atto) e lo statunitense, ex detentore del Record, Ashton Lambie.

L’Italia può gioire però anche al femminile. Letizia Paternoster si conferma sempre nelle posizioni di vertice dell’omnium, specialità olimpica. La giovanissima azzurra chiude in seconda posizione, riscattando la delusione europea, le quattro prove: tanta regolarità (terza nello scratch, seconda nella tempo race e nell’eliminazione) per l’atleta della Trek, che nella corsa a punti finale ha potuto gestire la situazione in chiave podio. Imbattibile oggi la statunitense Jennifer Valente. Terza piazza per la britannica Laura Kenny.

Protagonisti, senza ottenere risultati, Simone Consonni ed Elia Viviani nella madison: i due azzurri hanno partecipato a molti sprint, ma non sono stati attivi nel cercare la conquista del giro, chiudendo settimi. Vittoria alla solita Danimarca, davanti a Francia e Spagna. 

Nella velocità si arrende subito al femminile nel keirin Miriam Vece. Successo per la teutonica Emma Hinze davanti alla coppia a pari merito formata da Mathilde Gros (Francia) e Heyjin Lee (Corea). Tris di olandesi sul podio nella sprint al maschile: Harrie Lavreysen batte nella bella il connazionale Jeffrey Hoogland, mentre il bronzo va a Matthijs Buchli.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

gianluca.bruno@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

By Tim RademacherOwn work, CC BY-SA 4.0, Link

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *