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Ciclismo, il 2019 da urlo di Marta Bastianelli: il Fiandre e non solo per la conspevolezza di essere tornata grande

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Il 2019 ha confermato all’Italia di poter annoverare tra le proprie file una delle più grandi atlete dell’intero panorama ciclistico femminile: Marta Bastianelli ha infatti illuminato la scena, vincendo Giro delle Fiandre, Ronde van Drenthe, Postnord Vargarda WestSwedeen e Campionato Italiano in Linea. 

In una bellissima intervista a “Suiveur- Oltre la corsa” la campionessa iridata del 2007 si è raccontata a lungo e si è definita come amante dell’inventare favole per sua figlia Clarissa. La laziale, che visse un biennio 2008-2009 da incubo con un brutto infortunio e una squalifica per doping, ha saputo rialzarsi e tornare a correre proprio grazie “alla forza che mi ha dato mia figlia Clarissa”,  con grandi risultati già nel 2018 in cui ha ottenuto la vittoria ai Campionati Europei di Glasgow.

Il 2019 poi, nella favola di Marta Bastianelli, che aveva iniziato a correre da bambina grazie alla passione dello zio Franco e che da sempre aveva dovuto avere a che fare con la sfiducia di chi vede il ciclismo come uno sport per soli uomini, è stato di certo l’anno della definitiva rinascita. 

La 32enne, che quest’anno passerà dal Team Virtu Cycling alla Alè Cipollini, si è ritrovata, in poco tempo tempo, dal correre in una strada in mezzo al bosco creata per lei e per i suoi cugini dal suo babbo a mettere la sua targa nel museo del Fiandre insieme ad una leggenda come sua maestà  Johan Museeuw, soprannominato ‘Re del pavé’ per il suo incredibile palmares nelle Classiche del Nord, con tre successi al Giro delle Fiandre e altrettanti alla Parigi-Roubaix.

Marta ha iniziato al meglio la sua annata già nel mese di Marzo con il trionfo all’Omloop van het Hageland e alla Ronde van Drenthe e ha concluso in maniera eccezionale la sua stagione delle Classiche del Nord con il clamoroso, se pensato in accoppiata a quello al maschile di Alberto Bettiol, successo al Giro delle Fiandre. La nativa di Velletri, mai sazia quando si parla di successi, ha poi trionfato al Postnord UCI WWT di Wargarda e al Campionato Italiano in linea nel mese di Agosto, concludendo la sua stagione con una vittoria di tappa al Tour Cycliste Fèminim International de l’Ardèche in preparazione della prova in linea iridata dello Yorkshire nella quale ha ottenuto un settimo posto.

Marta Bastianelli ha quindi dimostrato in questa annata di essere il vero faro del movimento ciclistico femminile nazionale e si candida di certo ad un 2020 da assoluta protagonista.

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Foto: Origo Valerio

 

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