Seguici su

Boxe

Boxe, rivoluzione a Tokyo 2020! Punteggi dopo ogni round e battaglia contro i giudici corrotti!

Pubblicato

il

Il CIO lancia la sua guerra contro i giudici corrotti nella boxe in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’annuncio è arrivato direttamente da Losanna e rappresenta una vera e propria rivoluzione (quanto mai attesa e condivisibile) per fare pulizia e chiarezza nel mondo del pugilato e, soprattutto, su chi dovrebbe giudicarlo da super partes. In cosa consisterà questa nuova era? Il rinnovato regolamento del CIO informa che ai Giochi nipponici i punteggi saranno comunicati già al termine di ogni round e non più solamente a fine incontro. “L’obiettivo è ridare trasparenza e credibilità ai risultati della boxe dopo i veleni di Rio 2016”, le parole di Morinai Watanabe riportate dal Corriere dello Sport, supervisore della Aiba, nominato per salvare la Federboxe mondiale.

Ma le novità non si fermano qui. Per evitare i numerosi verdetti contestati come accaduto a Rio, saranno prese misure decisamente rigide anche sui criteri di selezione di arbitri e giudici. “Saremo molto attenti nella scelta, dalla quale sono già stati esclusi tutti quelli che erano presenti in Brasile nel 2016. Inoltre Tokyo 2020 sarà proibita anche per i dirigenti Aiba degli ultimi 3 anni”, puntualizza Watanabe.

Una soluzione drastica, ma inevitabile, per uno sport che era a forte rischio cancellazione dai Giochi Olimpici non più tardi di pochi mesi fa. Il salvataggio del CIO è arrivato puntuale e inesorabile, dopo i disastri dell’edizione precedente, dalla quale vennero sospesi o congelati dalle proprie funzioni ben 36 tra arbitri e giudici. Il caso più clamoroso fu quello del russo Evgeny Tishchenko che vinse la medaglia d’oro nei 91kg, senza aver sostanzialmente fatto suo nemmeno un incontro, a spese anche del nostro Clemente Russo nei quarti di finale in un match letteralmente scandaloso.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse

1 Commento

1 Commento

  1. ghost

    22 Novembre 2019 at 13:25

    non basta assolutamente!
    considerato che ci sia un altissimo rischio di rivedere soggetti che a Londra 2012, per fare un esempio, diedero vita a scandali persino peggiori di quelli di Rio 2016.
    L’ultimo evento di pugilato “Olimpico” decente (non perfetto, certo, ma almeno scevro da verdetti così esplicitamente farlocchi) fu il mondiale di Milano del 2009; da Baku 2011 in poi, ogni torneo mondiale e Olimpico ha visto “cose che voi umani etc. etc.” (cit).
    Idem per i vari campionati Europei ed European Games: una caterva di risultati pilotati o, comunque, completamente irrispettosi di ciò chge realmente avvenuto sul ring dietro l’altro.
    E quel che è peggio, è che la Boxe femminile è messa ancora peggio (gli ultimi mondiali si possono tranquillamente bollare come una farsa gigantesca).
    Io non ho nessuna fiducia che si possa anche solo migliorare l’andazzo degli ultimi anni, di sicuro non con provvedimenti così blandi e con questa “trovata” di rendere noto il punteggio round per round, facendo sì che gli incontri ne siano condizionati in modo smisurato (con questa regola, assisteremo a una lunga fila di incontri in cui nel terzo round ci sarà un fuggiasco che corre la maratona sul ring inseguito da un poveraccio che sa già di aver perso, a meno di riuscire a trovare un KO estemporaneo e quasi impossibile in questo tipo di pugilato).

    p.s. peraltro, è già arrivata la pronta risposta dell’AIBA, che passa dalla direzione di un boss mafioso Uzbeko riconosciuto come tale in tutto il mondo a quella di un altro boss, questa volta però Russo (e di livello decisamente inferiore nelle gerarchie della criminalità mondiale).
    se questo è il futuro che attende la Boxe Olimpica…

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *