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Beach soccer, Mondiali 2019: le favorite. Brasile in pole davanti alle europee, ma attenzione a Tahiti e al Paraguay padrone di casa

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Ai nastri di partenza del Campionato del Mondo 2019 di beach soccer non si può non fare il nome del Brasile come favorito principale per il titolo iridato, ma in una manifestazione del genere non c’è nulla di scontato se si guarda alla competitività di molte altre compagini con le credenziali necessarie per puntare al bersaglio grosso. Nel gruppo D, oltre ai brasiliani campioni in carica, ci sarà per esempio il Portogallo capace di aggiudicarsi l’oro agli ultimi European Games di Minsk e già campione del mondo nel 2015.

Brasile e Portogallo, nel caso in cui dovessero qualificarsi come da pronostico entrambe per i quarti di finale avendo la meglio sulle abbordabili Nigeria e Oman, potrebbero rincontrarsi solamente in un’eventuale finale per la medaglia d’oro. Lo scontro diretto per il primato del girone in programma il 24 novembre potrebbe rivelarsi molto importante per cercare di evitare un’altra squadra molto attrezzata per arrivare fino in fondo come la Russia (gruppo C). La selezione dell’Est Europa, dopo aver fallito la qualificazione per il Mondiale 2017 alle Bahamas, si è riscattata ottenendo il pass iridato per l’edizione 2019 grazie a otto vittorie consecutive che le hanno consentito di aggiudicarsi l’evento di qualificazione europeo (battendo in finale l’Italia).

I russi possono contare su una struttura di gioco molto organizzata e solida che potrebbe permettere loro di limitare gli attacchi stellari di compagini come Brasile e Portogallo specialmente nella fase a eliminazione diretta, infatti si presentano alla rassegna iridata con la miglior difesa dell’intera fase di qualificazione (sono gli unici ad aver lasciato a zero un paio di avversari). Oltre a Portogallo e Russia anche le altre tre squadre europee (Italia, Svizzera e Bielorussia) hanno le carte in regola per giocarsela con chiunque e quindi per sperare nel trionfo finale. Da tenere in considerazione tra le favorite anche Tahiti, reduce da due finali mondiali perse consecutive con Portogallo (2015) e Brasile (2017), ed i padroni di casa del Paraguay che vogliono coronare un bel percorso di crescita (fuori ai gironi nelle prime due partecipazioni, out ai quarti nel 2017) con un exploit davanti al proprio pubblico.

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Credit: FIFA

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