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ATP Finals 2019: Roger Federer a caccia di un titolo che gli manca dal 2011

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Quella di quest’anno sarà la diciassettesima partecipazione di Roger Federer all’atto conclusivo annuale del circuito maggiore ATP, che fino al 2008 si chiamava Masters Cup e che ora, da quando si gioca a Londra nel 2009, si chiama ATP Finals.

Il 38enne fuoriclasse svizzero di Basilea ha vinto il torneo per sei volte ma l’ultima risale a otto anni fa: ci è riuscito infatti nel 2003, il suo secondo anno tra i migliori otto del mondo e l’ultimo in cui la finale si è giocata al meglio dei cinque set (lasciò solo sette game ad Andre Agassi, poi si è ripetuto nel 2004, 2006, 2007, 2010 e 2011, inoltre ha perso in finale nel 2005, 2012, 2014 e 2015, nelle ultime tre occasioni da Novak Djokovic non giocando la sfida decisiva del 2014, e ha ceduto in semifinale nel 2002, 2009, 2013, 2017 e 2018.

Solo una volta, nel 2008, non ha passato la fase a gironi, nella quale ha un bilancio complessivo di 41 vittorie e 7 sconfitte, mentre quello totale è di 57 vittorie e 15 sconfitte. Una sola volta negli ultimi 17 anni non si è qualificato per le Finals, nel 2016. Quest’anno ha vinto 51 partite e ne ha perse 8 ma soprattutto, aggiudicandosi quattro tornei, il primo a Dubai, ha toccato e superato quota 100 titoli vinti in carriera arrivando a 103, a sole sei lunghezze dal record di Jimmy Connors. Riuscirà Roger a interrompere l’astinenza in questo torneo?

Nell’ultima apparizione a Basilea, praticamente di fianco alla porta di casa sua, ha letteralmente demolito chiunque gli sbarrasse la strada, compreso Stefanos Tsitsipas, esordiente alle Finals e considerato da molti un potenziale futuro numero 1 del mondo. C’è da tenere conto però degli acciacchi fisici di Federer, in particolare alla schiena, dei quali peraltro quasi mai si lamenta. Ma oltre venti anni nel circuito non possono non pesare ed i suddetti acciacchi, come si è visto per esempio agli US Open quando ha inopinatamente perso da Grigor Dimitrov, possono pesantemente condizionare le sue prestazioni.

 

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massimiliano.valle@oasport.it

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Foto: Shutterstock

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