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Ciclismo

Tour de France 2020: Vincenzo Nibali verso il no alla Grande Boucle. Più facile conciliare Giro e Olimpiade

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Al Tour de France 2020, presentato stamattina a Parigi, probabilmente mancherà la stella più luminosa del ciclismo italiano, vale a dire Vincenzo Nibali, già vincitore della Grande Boucle nel 2014. Il percorso è abbastanza adatto alle caratteristiche dello Squalo, anche se l’assenza di tapponi di oltre 200 km e i pochi passaggi su vette sopra i 2000 metri, non lo rendono certo il tracciato dei sogni del messinese. Le ragioni di questo forfait, ancora non confermato, ma nell’aria già da tempo, ad ogni modo, vanno ricercate da altre parti.

L’ultima frazione della prima Grande Boucle del prossimo decennio e la prova in linea delle Olimpiadi di Tokyo sono separate da appena sei giorni. In sostanza i corridori che puntano a conquistare l’oro in Giappone non hanno nemmeno una settimana per recuperare dalle fatiche del Tour de France. Oltretutto, in quel lasso di tempo, gli atleti usciti del grande giro più importante della stagione, dovranno anche affrontare un viaggio intercontinentale, motivo per cui chi correrà in Francia rischierà di arrivare molto stanco nel Paese del Sol Levante.

Il Giro d’Italia, dunque, rappresenta un’alternativa decisamente migliore per Vincenzo Nibali. La Corsa Rosa, come al solito, si svolgerà nel mese di maggio e finirà a circa 60 giorni dai Giochi Olimpici di Tokyo. In sostanza, lo Squalo può benissimo incentrare la sua prima parte di stagione alla ricerca del terzo successo, dopo quelli del 2013 e del 2016, nel grande giro italiano, per poi staccare e prepararsi con tutta calma per quello che è l’obiettivo principe della stagione.

Non è del tutto da scartare, comunque, l’ipotesi che vede lo Squalo correre 10 giorni di Tour de France per mettere un po’ di fatica nella gambe e, poi, ritirarsi al primo giorno di riposo per preparare l’Olimpiade. Bisogna considerare, però, che Vincenzo Nibali ha nel mirino anche il Campionato del Mondo di Aigle-Martigny e per questo potrebbe, invece, scartare del tutto l’ipotesi Tour per prendere parte a fine agosto, alla Vuelta, storicamente ottimo propulsore per il messinese in vista del finale di stagione.

Quel che è certo è che, salvo ripensamenti, Vincenzo non ha tra i suoi obiettivi il Tour de France. D’altronde nella stagione in cui sia Olimpiadi che Mondiali, entrambe competizioni con cui ha un conto in sospeso, presentano dei percorsi così adatti a lui, diventa difficile far conciliare le due corse con il grande giro francese che si svolge in un momento dell’anno in cui, per puntare a vincere le gare di cui sopra, è necessario non spremersi troppo, altrimenti si rischia di fare come Alaphilippe quest’anno, uscito stanco dalla Grande Boucle e incapace di recuperare dagli sforzi nei mesi successivi.

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Foto: Valerio Origo

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