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Rugby

Pro 14: Zebre, una stagione già in salita. Serve un cambiamento veloce

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Il Guinness Pro 14 riposa questo fine settimana dopo i primi tre turni. Un torneo influenzato giocoforza dalla Rugby World Cup che si sta disputando in Giappone e che ha obbligato le squadre a rivoluzionare le proprie rose viste le tante assenze. Ed a subire maggiormente questa situazione ci sono le franchigie italiane, storicamente piene di giocatori convocati con la Nazionale. Le Zebre in Giappone avevano 10 giocatori, il Benetton addirittura 15. E l’avvio è stato duro per entrambe, in maniera però diversa. Vediamo lo stato dell’arte dei bianconeri.

Tre partite, tre sconfitte, 53 punti segnati, 156 subiti, sette mete fatte e ben 22 subite. I numeri sono chiari, l’avvio stagionale delle Zebre è stato negativo. I bianconeri non sono quasi mai stati in partita, se si esclude il primo tempo del match casalingo contro i non irresistibili Newport Dragons, mentre nelle trasferte a Edimburgo e Llanelli – contro gli Scarlets – le partite si sono chiuse quasi subito. Così sono arrivate tre sconfitte con almeno 50 punti subiti ogni volta, a dimostrazione che la difesa della squadra di Michael Bradley fino ad ora non è stata assolutamente all’altezza del torneo celtico.

L’alibi delle assenze è sicuramente valido, perché storicamente le Zebre non hanno mai avuto una grande profondità nella rosa e quest’estate sono stati tanti i nuovi innesti che ancora devono trovarsi. L’infortunio di Violi, che forma la mediana titolare con l’assente Canna, ma anche la qualità difensiva di Castello e la capacità offensiva di Bellini e Padovani sono difficili da sostituire a Parma, ma il gap con le altre formazioni è apparso veramente troppo elevato per non far risuonare più di un campanello d’allarme in casa bianconera.

E per una squadra che negli ultimi anni ha faticato a trovare la via del successo questo inizio di stagione rischia di far entrare le Zebre in un vortice negativo dal quale sarà difficile risollevarsi. Perché il famoso detto che vincere aiuta a vincere vale anche al contrario, cioè che perdere aiuta – ahimè – a perdere. Note positive? Il primo tempo con Newport prima del rosso assurdo a Walker che ha compromesso tutto, ma anche i tanti giovani che stanno avendo la chance di guadagnare minuti di gioco in campo. Da Manfredi a Fischetti in prima linea, passando per Bianchi e Licata in terza, arrivando a Biondelli, Bruno, Cioffi e Mori tra i trequarti, sono tanti i giovani utilizzati da Michael Bradley in questo avvio di stagione. Basterà la loro vivacità a far cambiare velocemente ritmo alle Zebre?

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Foto: Massimiliano Carnabuci-LPS

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