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Nuoto, l’Italia verso gli Europei in vasca corta 2019: tanti protagonisti e speranze di medaglia

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L’Italnuoto non si vuole fermare e il prossimo appuntamento internazionale, che fa da confine fra l’anno d’oro di Gwangju, per medaglie e posti in finale conquistati, e l’anno delle Olimpiadi di Tokyo, sono gli Europei in vasca corta di Glasgow in programma dal 4 all’8 dicembre al Tolcross Center della città scozzese che poco più di un anno fa ha ospitato gli Europei in vasca lunga.

L’Italia che si prepara all’appuntamento europeo nella vasca da 25 metri ha tutte le carte in regola per provare a battere il record di ori e anche di medaglie: ci proveranno gli azzurri che per il momento sono 24, in virtù dei criteri di qualificazione fissati dallo staff tecnico azzurro ma che potranno diventare molti di più per l’integrazione delle staffette e per la qualificazione aperta fino al 17 novembre per chi non ha conseguito l’accesso di diritto all’azzurro.

Finora sono qualificati per Glasgow Bianchi 100 farfalla, Carraro 50/100 rana, Castiglioni 100 rana, Cusinato 200/400 misti/200 farfalla, Di Liddo 50/100 farfalla, Gabbrielleschi 800 stile, Panziera 100/200 dorso, Pellegrini 100/200 stile, Pilato 50 rana e Quadarella 800 stile. Acerenza 1500 stile, Burdisso 200 farfalla, Codia 50/100 farfalla, Condorelli 100 stile, Detti 400 stile, De Tullio 400 stile, Frigo 100 stile, Martinenghi 50/100 rana, Megli 200 stile, Miressi 100 stile, Paltrinieri 1500 stile, Restivo 200 dorso, Sabbioni 50/100 dorso e Scozzoli 50/100 rana.

In campo maschile l’attesa è ovviamente per i “moschettieri” del mezzofondo con Detti e Paltrinieri che, pur se ora come mai considerano Glasgow come una tappa di passaggio, potrebbero puntare al massimo nei 400 per il livornese e nei 1500 per il modenese. Nella farfalla Burdisso potrebbe dire la sua nei 200 anche se la vasca corta non è il suo terreno preferito, mentre si attende la qualificazione di Rivolta per 50 e 100: il lombardo è apparso già in buone condizioni delle prime due tappe della ISL. La velocità maschile potrebbe regalare soddisfazioni sia a livello di staffette veloci (4×50), sia a livello individuale con Condorelli grande specialista e Miressi a riprendere il bandolo della matassa dopo una stagione, la scorsa, da dimenticare per via di problemi fisici.

Altre carte da medaglia potrebbero essere i due campioni in carica, Sabbioni nel dorso e Scozzoli nella rana ma più del forlivese, al momento, sembra essere in forma Nicolò Martinenghi che va a caccia del primo podio internazionale in carriera da assoluto dopo i tanti trionfi giovanili. Attenzione anche a Megli nei 200 stile, in attesa che si unisca al gruppo Marco Orsi che al momento può e vuole dire la sua nei 100 misti, di cui è campione europeo e argento iridato in carica.

In campo femminile Federica Pellegrini tenterà di allungare la striscia di grandi successi internazionali in quello che dovrebbe essere il suo ultimo Europeo in corta. Le altre speranze di medaglia dell’Italia sono legate alla rana con l’affollamento nei 50 con Benedetta Pilato, vice campionessa mondiale in lunga che darà l’assalto alla medaglia e al bronzo iridato in corta e in lunga Martina Carraro. C’è anche Arianna Castiglioni che, con una preparazione senza intoppi, potrebbe dire la sua in chiave podio.

Margherita Panziera ha tanta voglia di riscatto dopo il flop mondiale di Gwangju, così come Ilaria Cusinato, alla prima uscita internazionale dell’era Tusup. La coppia Di Liddo-Bianchi nella farfalla può togliersi soddisfazioni e infine Simona Quadarella può puntare in alto dopo aver sbriciolato il suo record italiano dei 1500 al rientro dallo stage in altura.

I record da battere, a livello numerico, sono i 7 ori che l’Italia seppe conquistare a Valencia nel 2000 e a Netanya nel 2015 e le 18 medaglie complessive di Fiume nel 2018. Nelle ultime due edizioni, Netanya 2015 e Copenhagen nel 2017, gli azzurri hanno conquistato 17 medaglie complessive.

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