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Artistica

Ginnastica, Mondiali 2019: Simone Biles, la padrona dell’artistica. Quinta apoteosi, la più grande di sempre: ha rivoluzionato lo sport

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Trovare gli aggettivi giusti per descrivere Simone Biles diventa sempre più difficile, ormai il rischio di finire nel banale è davvero molto elevato. Siamo semplicemente di fronte alla più forte ginnasta di tutti i tempi, alla più strabiliante, a quella capace di spingere questo sport ai limiti dell’umano, a un’atleta in grado di eseguire movimenti che soltanto lei è capace di fare. Anzi, li inventa proprio dal nulla, immaginando cose che un comune mortale non è in grado di vedere. La statunitense è avanti di almeno venti-trenta anni, uno di quei geni che nello sport segnano un’epoca e stravolgono qualsiasi equilibrio: Diego Armando Maradona nel calcio, Roger Federer nel tennis, Michael Jordan nel basket giusto per menzionare tre figure che sono ben note nell’immaginario collettivo.

Un funambolo di pura potenza, ha nelle gambe la dinamite ed esegue dei salti ad altezze vertiginose, ogni volta che si presenta in pedana strabilia con delle magie illogiche e dolcemente folli che sono in grado di fare spalancare la bocca anche a chi non è appassionato di Polvere di Magnesio: questo è il potere di un atleta fuori dall’ordinario cioè calamitare l’attenzione per la sua bravura incontestabile e fruibile anche a chi non è così vicino a questa sfera. Simone Biles si è laureata Campionessa del Mondo all-around per la quinta volta in carriera, lo scettro e la corona di Reginetta della Polvere di Magnesio sono sembra in suo pieno possesso: Stoccarda 2019 si aggiunge ad Anversa 2013, Nanning 2014, Glasgow 2015, Doha 2018 (a Montreal 2017 era assente per dedicarsi allo spettacolo), nel mezzo ha anche vinto le Olimpiadi di Rio 2016.

Imbattuta in carriera sul giro completo, almeno in una rassegna iridata (ha perso solo una gara nella sua vita, l’American Cup 2013). Nessuna come lei tra le donne visto che Svetlana Khorkina si fermò a tre sigilli. Bisogna scomodare Sua Maestà Kohei Uchimura tra gli uomini per trovare qualcuno che abbia vinto più di lei (6 sigilli per il giapponese). Ma poi anche 16 ori iridati (la più vincente di sempre, in entrambi i sessi) e 22 medaglie complessive (a meno uno dallo storico record di Vitaly Scherbo, lo raggiungerà e supererà durante le Finali di Specialità in programma nel weekend). Un palmares unico condito da prestazioni fantasmagoriche anche se oggi non abbiamo ammirato la migliore Simone Biles, incappata in due uscite di pedana al corpo libero e con un piede fuori al volteggio accompagnati da una prova alla trave non così perfetta: 58.999, lontana dal muro dei 60 punti che avrebbe voluto abbattere nella gara più importante dell’anno.

 

LA CRONACA DELLA FINALE: SIMONE BILES, QUINTA APOTEOSI DA FENOMENO

VIDEO – GLI ESERCIZI DI SIMONE BILES

 

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Foto: USA Gym

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