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Ginnastica, Mondiali 2019: l’analisi delle qualifiche. La prepotenza di Simone Biles, il pass dell’Italia, tante conferme e molte sorprese

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Le qualificazioni dei Mondiali 2019 di ginnastica artistica, andate in scena tra venerdì e sabato per quanto riguarda il settore femminile, ci hanno lasciato diverse suggestioni e sensazioni. Analizziamo nel dettaglio quanto è successo a Stoccarda, alla vigilia delle varie finali che scatteranno domani con l’atto conclusivo del concorso a squadre.

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UN PIANETA A PARTE – Simone Biles ha ancora una volta dimostrato di essere la ginnasta più forte di tutti i tempi, ha dominato il turno di qualificazione con un perentorio 59.432 e soprattutto è entrata nella leggenda dello sport per l’esecuzione di due elementi al limite dell’umano: il doppio salto con triplo avvitamento al corpo libero (incredibile difficoltà J, lettera introdotta appositamente per lei) e lo Tshukahara avvitato in uscita dalla trave (una H, a suo dire troppo bassa tanto che ha attaccato la Federazione Internazionale). La statunitense ha firmato il miglior punteggio alla trave (14.800) e al corpo libero (14.833), la Reginetta della Polvere di Magnesio insegue il quinto titolo all-around della carriera (59.4 in eliminatoria) e sogna un pokerissimo di ori: al volteggio dovrà lottare con la compagna di squadra Jade Carey (15.200 contro 15.199) mentre alle parallele asimmetriche è oggettivamente impossibile sperare di avere la meglio su Derwael e le cinesi.

CHE LOTTA PER IL PODIO ALL-AROUND, TRA SORPRESE E CONFERME – Il capitolo dedicato alla fuoriclasse di Columbus è d’obbligo ma attenzione a Sunisa Lee che è balzata alla ribalta negli ultimi mesi ed è stata bravissima chiudendo al secondo posto nel concorso generale con 57.166. L’americana punta al podio senza mezzi termini, sulla carta è medaglia d’argento se non pagherà l’emozione e se riuscirà a rimanere concentrata contro gli attacchi delle avversarie: la francese Melanie De Jesus Dos Santos (56.872), la russa Angelina Melnikova (56.599), le cinesi Liu Tingting (55.865) e Li Shijia (55.732), la belga Nina Derwael (55.441) e la canadese Ellie Black (55.199) sono le altre contendenti al podio sul giro completo.

I PASS OLIMPICI – Definito il quadro delle 12 squadre qualificate con una sola grande sorpresa in negativo: la clamorosa eliminazione del Brasile che ha così permesso alla Spagna di fare festa grande. La debacle della Romania ormai non fa più notizia, la nobile decaduta manca i Giochi per la seconda volta consecutiva e il ritorno ai fasti di un tempo sembra ormai un lontano miraggio. A livello individuale, tra le tante, ce la fanno due big come la brasiliana Flavia Saraiva e la svizzera Giulia Steingruber oltre alla 44enne uzbeka Oksana Chusovitina che potrà così partecipare alla sua ottava Olimpiade.

GLI ESERCIZI MIGLIORI – Detto già abbondantemente del corpo libero e della trave di Simone Biles, assolutamente da segnalare le magnifiche parallele asimmetriche di Nina Derwael, la trave di Li Shijia, il volteggio della sudcoreana Yeo Seo-jeong, il corpo libero di Sunisa Lee ma anche di De Jesus. Una menzione speciale? Alle russe Daria Spiridonova (15.016 alle parallele) e Lillia Akhaimova, con quest’ultima che è stata molto concreta nel concorso generale.

VOLTEGGIO – Duello cosmico a stelle e strisce, Jade Carey contro Simone Biles: la Campionessa del Mondo in carica ha sbagliato sul Rudi ed è dietro di un millesimo, sulla carta è nettamente favorita. La messicana Alexa Moreno difende il bronzo ma per il terzo gradino del podio sarà lotta apertissima con la britannica Ellie Downie, la sudcoreana Yeo Seo-jeong, la canadese Shallon Olsen, senza dimenticarsi di Akhaimova e della cinese Qi Qi.

PARALLELE ASIMMETRICHE – Chi può battere Nina Derwael? La belga può temere soltanto la russa Daria Spiridonova, mentre la statunitense Sunisa Lee farà da terzo incomodo. In caso di cadute, gli inserimenti della cinese Liu, della britannica Downie e della tedesca Seitz sono possibili, mentre una magia di Simone Biles è molto ardua.

TRAVE – Simone Biles vuole riprendersi l’oro, Liu Tingting difende il titolo, Li Shiijia punta al colpaccio. Sono queste le tre atlete più forti da over 14 ma, con cadute sempre dietro l’angolo, attenzione alla brasiliana Flavia Saraiva, alla francese De Jesus e alle canadesi Black e Padurariu.

CORPO LIBERO – Tutto apparecchiato per la doppietta statunitense con Simone Biles candidata all’oro e Sunisa Lee all’argento dopo aver beffato Jade Carey. Per il bronzo si profila un duello tra Melnikova e De Jesus, possibili inserimenti di Akhaimova e Saraiva.

E L’ITALIA? Ne abbiamo parlato diffusamente, per un’analisi dettagliata vi rimandiamo a questo articolo.

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