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Formula 1

F1, la FIA prima non indaga e poi convoca Max Verstappen. Ecco cosa è successo: decisiva l’ammissione dell’olandese

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Le qualifiche del GP del Messico 2019 si sono concluse con un episodio che farà discutere a lungo. Valtteri Bottas si è schiantato contro il muro all’ultima curva, sono subito state esposte le bandiere gialle per motivi di sicurezza e questo chiaro segnale costringe i piloti ad alzare il piede dall’acceleratore. Lo hanno fatto tutti tranne Max Verstappen che ha conquistato la pole position.

Le immagini parlavano chiaro, Mattia Binotto (team principal della Ferrari) era fiducioso su una penalità nei confronti del pilota della Red Bulla ma la FIA originariamente decide di non investigare sull’accaduto come aveva riportato la BBC a cui OA Sport aveva fatto riferimento. Ci si presenta in conferenza stampa abbastanza rapidamente con i primi tre piloti: Max Verstappen, Charles Leclerc e Sebastian Vettel. Davanti ai microfoni, in maniera inattesa, arriva la candida ammissione dell’alfiere della scuderia austriaca: “Ho visto le bandiere gialle, non ho alzato il piede”.

A questo punto la FIA è ritornata sui suoi passi, ci ha ripensato e ha convocato Max Verstappen per le ore 23.10 italiane: durante il colloquio con i commissari sarà chiamato a esporre la propria versione dei fatti. Verranno valutati i dati delle telemetrie e dei micro settori, a questo punto però la penalizzazione appare molto probabile vista la confessione pubblica: l’olandese perderebbe la pole position che finirebbe così nelle mani di Charles Leclerc per una prima fila tutta Ferrari davanti a Sebastian Vettel, Verstappen dovrebbe essere retrocesso di cinque posizioni ma staremo a vedere.

AGGIORNAMENTO: MAX VERSTAPPEN PENALIZZATO DI TRE POSIZIONI. LECLERC IN POLE POSITION, PRIMA FILA TUTTA FERRARI

PERCHE’ E’ STATO PENALIZZATO MAX VERSTAPPEN? INIZIALMENTE LA FIA NON VOLEVA INDAGARE…POI L’AMMISSIONE

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Foto: Lapresse

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