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Formula 1

F1, GP Messico 2019: le gomme Pirelli scelte da Ferrari, Mercedes e Red Bull. Le possibili strategie per qualifiche e gara

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La stagione 2019 della Formula 1 si avvia verso la fase conclusiva ed entra questa settimana nel suo terzultimo appuntamento stagionale, il GP del Messico 2019. Dieci giorni fa abbiamo assistito ad un fine settimana piuttosto movimentato a Suzuka, prima con l’arrivo del tifone Hagibis che ha scombussolato i piani e rimandato le qualifiche alla domenica mattina, e poi, con la Mercedes che si è laureata per la sesta volta consecutiva campione del mondo costruttori.

La scelta di Pirelli sugli pneumatici in vista dell’imminente Gran Premio è caduta, come sovente in questa stagione, sui tre compound mediani: le C2 saranno le gomme dure colorate di bianco, le C3 quelle medie e quindi gialle e le C4 a svolgere il ruolo di gomma da qualifica e più morbida del lotto. Una scelta di compromesso che è stata spesso adottata in occasioni in cui l’asfalto non richiedeva particolari misure di sicurezza nell’uno o nell’altro verso, ed infatti questa stessa configurazione è stata portata quest’anno già in Australia, Cina, Azerbaijan, Francia, Austria, Germania, Ungheria, Italia e Russia.

Ferrari e Mercedes si presenteranno all’Autódromo Hermanos Rodríguez di Città del Messico entrambe con 7 treni di gomma rossa. Se il britannico Lewis Hamilton si allinea però alle Rosse anche in termini di medie (5) e di dure (una soltanto) il suo compagno Valtteri Bottas avrà a disposizione una hard in più da testare durante il venerdì per garantire più dati al proprio team in vista della corsa. Le Red Bull sono state invece decisamente più aggressive, sacrificando notevolmente la gomma gialla e puntando tutto sulla soft (9 treni per entrambi i piloti). Ricordiamo che Max Verstappen è stato il vincitore qui nelle ultime due edizioni e quindi la scuderia austriaca punta molto su questo round per ritrovare un risultato di peso.

L’idea di partenza di tutti i team sarà quella di riuscire a disputare l’intera durata della corsa con una sola sosta, passando dalla morbida alla media attorno al ventesimo giro. Tuttavia le caratteristiche del tracciato non limitano le possibilità di sorpasso, soprattutto sul lungo rettifilo principale, e quindi anche partire con una gomma meno prestazionale e poi cercare la rimonta nelle fasi conclusive con una vettura performante e scarica non è un’idea da scartare a priori. Solamente dopo i riscontri delle prove del venerdì, però, si capirà se qualificarsi con la media può essere un’opzione vantaggiosa o meno.

LE SCELTE DELLE GOMME PILOTA PER PILOTA – GP MESSICO 2019 F1

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michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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