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Ciclismo

Vuelta a España 2019: tutte le salite della seconda settimana. Spiccano i terribili Alto de los Machucos e il Santuario del Acebo

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Giornata di riposo per i corridori presenti alla Vuelta a España 2019, che riprenderanno il via domani con la cronometro individuale di Jurançon-Pau, per poi immergersi a pieno in una seconda settimana intensa e senza un attimo di tregua. Le salite la faranno da padrone, e si arriverà verso la fine del prossimo weekend con gran parte della classifica generale già ben delineata. Si sapeva sin dalla sua presentazione che questa Vuelta sarebbe stata veramente dura e selettiva. Il tutto è stato confermato dalla sua prima settimana, ma il bello deve ancora venire. Così andiamo ad analizzare tappa dopo tappa le numerose salite che il gruppo affronterà da mercoledì 4 settembre e lunedì 9, e dove si scatenerà una grande bagarre.

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Mercoledì 4 settembre – 11^ tappa – Saint Palais-Urdax-Dantxarinea (180 km)

Ogni attacco è buono in questa frazione che si snoda attraverso i Pirenei tra Spagna e Francia. Si parte al chilometro 77,2 con il Col d’Osquich, GPM di terza categoria lungo 4,9 km al 6,1%. Poi rispettivamente al chilometro 123,2 e 142,8 ecco il Col d’Ispèguy (2^ categoria, 7,2 km al 7,1%) e il Col de Otxondo (3 categoria, 7,6 km al 4,7%). Non presentano pendenze difficili, ma potrebbero comunque fare una discreta selezione.

Giovedì 5 settembre – 12^ tappa – Circuito de Navarra-Bilbao (171,4 km)

Quattro GPM, di cui tre a caratterizzare il finale di tappa; corti, ripidi e uno attaccato all’altro per intensificare la bagarre. Il primo, l’Alto de Azàzeta è al chilometro 42,4: 4,9 km al 3,9%; GPM di terza categoria. Mentre la rapida successione delle tre ascese di terza categoria nell’ultima parte di tappa è formata dall’Alto de Urruztimendi (2,5 km al 9,2%), l‘Alto el Vivero (4,3 km al 7,7%) e l’Alto de Arraiz (2,2 km al 12,2%).

Venerdì 6 settembre – 13^ tappa – Bilbao-Los Machucos. Monumento Vaca Pasiega (166,4 km)

Una delle tappe chiave di questa Vuelta con ben sette GPM di cui quattro di terza categoria, due di seconda e il finale Hors Categorie di Los Machucos. Partiamo dall’Alto de la Escrita, 5,9 km al 4%, nulla di impossibile. Come l’Alto de Ubal, 7,9 km al 6%, e il Collado de Son, 13 km al 3,9 %, lunga ma dolce. Nel finale troviamo il Puerto de Alisas, 8,5 km al 6%, seguito dal Puerto de Fuente la Varas, 6,5 km al 4,5%, il Puerto de la Cruz Usaño, 4,2 km al 4,7%; e il GPM conclusivo, ciliegia sulla torta di una tappa estremamente nervosa: Los Machucos. Monumento Vaca Pasiega, 6,8 km al 9,2%. Questa ascesa presenta punte del 25% intorno al chilometro 1,5 della sua scalata; e poi a circa 2 km dalla fine, mentre gli ultimi metri spianano.

Domenica 8 settembre, 15^ tappa – Tineo-Santuario del Acebo (154,4 km)

Il menù domenicale è formato da quattro GPM di prima categoria. Non ci sarà un attimo di respiro dall’inizio alla fine, con la doppia scalata iniziale e conclusiva al Puerto del Acebo. La prima ascesa misura 8,2 km al 7,1%, con punte massime del 10% nella sua prima parte. Ultimi 2 chilometri costantemente al 9%, tranne i metri finali che spianano. Abbiamo poi il Puerto del Connio, 11,7 km al 6,2%; più pedalabile ma comunque con picchi dell’8,7% al meno due. Successivamente ecco il Puerto del Pozo de Las Mujeres Muertas: 11,3 km al 6,8% con punte del 10,8% nella sua prima parte. Fase critica anche ai meno tre; mentre l’ultimo chilometro spiana. Conclusione ancora al Puerto del Acebo per 7,9% al 9,7%: scalata con picchi del 15% nei suoi primi metri e finale costantemente al 10%.

Lunedì 9 settembre – 16^ tappa – Pravia-Alto de la Cubilla. Lena (144,4 km)

Qui ci si gioca la maglia roja nei suoi due GPM di prima categoria e l‘ascesa conclusiva all’Alto de la Cubilla; vetta più alta di questa Vuelta nei suoi 1690 metri di altitudine. Il Puerto de San Lorenzo al chilometro 60 misura 10 km all’8,5%. Ha punte del 12,5% all’inizio e dopo metà salita. Al chilometro 100 invece, ecco l’Alto de la Cobertoria, 8,3 km all’8,2% e picchi del 10%. Lunga e regolare conclusione all’Alto de la Cubilla. Lena nei suoi 17,8 km al 6,2%.

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